Renzi a Rimini. Contestazione e lancio campagna per il NO sociale verso il 21 ottobre #scioperiamo

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“Adesso fa qualcosa che serva
Che è anche per te se il tuo paese è una merda
C’è una strada in mezzo al niente
Piena e vuota della gente
E non porta fino a casa
Se non ci vai tu
Io voglio far qualcosa che serva
Dir la verità è un atto d’amore
Fatto per la nostra rabbia che muore”

Afterhours – Il paese è reale

Sabato 1 Ottobre è iniziata ‘ufficialmente’ la campagna referendaria verso il 4 Dicembre, data in cui, finalmente, ci si potrà esprimere per dare voce e corpo ad un grande NO alla modifica costituzionale proposta da un governo illegittimo che con le sue politiche neoliberiste e dettate dall’austerity imposta da un’Europa sempre più ‘finanziaria’ sta spingendo nel baratro il paese e attacca la sua democrazia.

Rimini ha visto ieri la presenza del premier Renzi che, rinchiuso nel Castello Sismondo, ha dato vita al suo solito monologo. Fuori c’era la Rimini Degna, c’era la realtà, i danni del Jobs act, della privazione dei diritti dei lavoratori e della privatizzazione dei servizi, delle scuole; i danni delle politiche dell’accoglienza emergenziale; delle politiche per la casa; politiche sbagliate, incentrate sull’emergenzialità e interventi spot; danni di un Governo che si rinchiude e si racconta la favola di una politica e di un paese che non esiste, che a queste politiche e a queste riforme dice NO, un No Sociale.

Rimini è la città di Casa Andrea Gallo (Don),  struttura che ha dimostrato che è assolutamente possibile applicare un modello di accoglienza degna che vada oltre l’idea emergenziale, la concezione caritatevole del sistema di accoglienza per i senza tetto, molto spesso persone costrette per strada proprio a causa della forte ‘precarizzazione’ che provocano le politiche neoliberiste messe in pratica anche da questo governo; che è sotto minaccia di sgombero forzato. Questa politica preferisce avere 40 persone che dormono in strada, è pronta a costringerli, a sbatterli per strada con la forza, piuttosto che ammettere che il modello Casa Gallo è un modello sostenibile, e che quindi può esistere un altro modo di concepire e cercare di risolvere il problema dell’emergenza abitativa, e lo ribadiremo domani, lunedì 3 Ottobre in una conferenza stampa proprio a Casa Gallo, dove invitiamo a partecipare tutti, le persone che hanno sempre sostenuto il progetto e che fino ad ora hanno contribuito alla sua riuscita, curiosi che vogliono conoscerlo meglio, e soprattutto invitiamo il Sindaco Gnassi e l’Assessore al sociale Lisi, a venire ad ascoltare, proprio loro che quella politica precarizzante la applicano e che sono pronti a sbattere per strada 40 persone piuttosto che ammettere che stanno sbagliando su tutti i fronti.

Il nostro è un NO Sociale, un NO che esprime un’alternativa attuabile e praticabile, un NO per conquistare nuova democrazia e riavvicinare una certa politica alla realtà; realtà che ieri sera era fuori dal castello, tenuta lontana, perché per credere alle favole non c’è niente di meglio che un castello e qualcuno che le racconti indisturbato. Un NO fatto di pratiche, lotte e vertenze quotidiane che vuole aderire e assumere il percorso della campagna per un NO sociale vero lo Sciopero generale e generalizzato del 21 ottobre. 

Nessuna resa!

#4Dicembre #MillemotiviperdireNO #FuckRenzi

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