Per non dimenticare Sandrine #Cona #Accoglienza #Libertàdimovimento

condividi su:

L’abbiamo detto tante tante volte che non saremo complici di questa Europa Fortezza, dell’austerità, dei confini e del razzismo.
L’abbiamo detto ogni qualvolta abbiamo manifestato contro le leggi razziste come la Bossi/Fini che producono clandestinatà e nuovi schiavi/e, ogni qualvolta abbiamo assistito un lavoratore e una lavoratrice sfruttata, ogni qualvolta abbiamo rivendicato e praticato il diritto all’abitare e l’accoglienza degna aprendo uno dei tanti luoghi abbandonati della città per accogliere homeless italiani e migranti prodotti dalle politiche di austerità e dal razzismo istituzionale verso i soggetti già deboli e vulnerabili.
L’abbiamo detto ogni qualvolta abbiamo cooperato e lottato per rivendicare un’accoglienza degna contro quella business e miserevole che nel lager di Cona si è manifestata.
Accoglienza miserevole ed emergenziale che ha portato alle condizione disumane dell’ex base missilistica, di scarsa igiene, di assenza di progetti di inclusione sociale e precarietà lavorativa degli operatori (documentato in diverse inchieste: Corriere Veneto https://goo.gl/RJG8qw – MeltingPot/LasciateCIE Entrare: https://goo.gl/7vnh9i – Paglia Si: https://goo.gl/9vT4yX ) tutte situazioni che hanno creato le condizioni in cui è morta ieri Sandrine Bakayoko, una ragazza di 25 anni originaria, proprio come Moriba, della Costa d’Avorio, trovata priva di sensi, e che ha dovuto aspettare per troppe ore un’ambulanza prima di essere soccorsa.
E invece di parlare della vita spezzata di Sandrine e di un sistema che genera disumanizzazione e ghettizzazione di quelli che sono talvolta perenni profughi o clandestini a seconda della necessità razzista e sicuritaria del momento, si da il via ad una rassicurante narrazione dei migranti violenti e ingrati, della necessità di espulsioni di massa, delle restrizioni al diritto di asilo, soluzioni tutte che legano Pd, Lega e M5S come una magma politico indistinto.
Abbiamo perso una giovane donna con la quale avremmo voluto costruire un’altra Europa fatta di diritti e dignità, capace di respingere l’idea che la sicurezza ha una linea del colore o il filo spinato di un confine o le sbarre di un Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE), luoghi in cui lo stato di diritto è sospeso e le persone spogliate della loro dignità.
Contro tutto questo continueremo ad opporci continuando a praticare l’antirazzismo, l’accoglienza degna, la lotta contro ogni abuso che in nome della lotta al terrorismo e per la sicurezza legittima discrezionalità dei diritti e cancellazione della vita.
Verità e Giustizia per Sandrine!
#AccoglienzaDegna #NoBorders #Libertàdimovimento
Casa Madiba Network e Casa Andrea Gallo Rimini #perlautonomia

 

 

condividi su: