Questa mattina come Sportello Casa dell’ADL Cobas siamo stati impegnati nella difesa di uno sfratto, rinviato al 30 giugno prossimo.
Uno sfratto per finita locazione che vede coinvolto un nucleo monogenitoriale, composto da una giovane mamma con il figlio di 9 anni, che rischia di finire in strada tra qualche settimana a causa del mancato possesso della residenza.
Il nucleo è presente sul territorio riminese da quasi 2 anni ma nonostante ciò e nonostante la presenza di un minore e di una situazione famigliare delicata e complessa, i Servizi sociali non si stanno occupando della loro condizione. In queste settimane, dal primo rinvio ad oggi, abbiamo dovuto assistere ad un vergognoso rimpallo di responsabilità tra i servizi sociali di Rimini e quelli del Comune dove il nucleo aveva precedentemente la residenza (ormai cancellata).
La residenza come strumento di disciplinamento nell’accesso a bisogni primari come la casa e requisito mediante il quale si individuano cittadini di serie A e cittadini di serie B.
“Non possiamo destinare i fondi pubblici a chiunque” la risposta. La priorità dopo anni di tagli al welfare non sono più le persone ma i loro requisiti, che vanno attentamente analizzati prima di capire chi si merita e chi può usufruire dell’aiuto istituzionale, chi rientra o meno nei regolamenti comunali. Ma se i soldi pubblici nel sociale non vengono utilizzati in questi contesti, per aiutare le persone, per fornire soluzioni concrete di fronte ad un disagio abitativo sempre più diffuso e drammatico, nel garantire un futuro degno, dove devono essere spesi?
In linea con l’attacco ai poveri, ai senza-casa, ai rifugiati, messo in atto dal decreto Minniti-Orlando, anche l’atteggiamento irresponsabile che abbiamo registrato si traduce in uno spostamento del piano da un problema sociale ad uno di ordine pubblico. Se entro il 30 giugno non si sarà individuata una soluzione abitativa per Juliana e suo figlio, ad intervenire sarà la forza pubblica.
In questi giorni continueremo a fare pressioni sui Servizi affinché – come è giusto – venga individuata una soluzione abitativa idonea per questo nucleo, perché le risorse che ci sono vengano utilizzate per dare risposte a chi ha più bisogno, perché si inizino ad attuare politiche abitative che colpiscano la rendita immobiliare e rimettano a disposizione i tanti alloggi sfitti presenti sul territorio, perché nessuno/a resti solo/a, perché le persone vengono prima di tutto!
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Sportello Casa ADL Cobas Emilia Romagna