ARMISCLE’-Seconda mano prima scelta!Mercatino del riuso for Friday for future Rimini
Nella settimana di attivazione e sciopero per dare un alternativa a questo Pianeta a partire dal risignificare uno degli slogan (Cambiamo il sistema non il clima) che animano i movimenti per la giustizia ambientale contro i cambiamenti climatici, proviamo a collegare a mettere in relazione i percorsi di mutualismo ed economia circolare attivati nel territorio (Guardaroba Solidale Madiba, Mani Tese Rimini, Pacha Mama Commercioequo Rimini, Romagna Campo Lavoro) con le pratiche di chi il 27 Settembre anche nella nostra città animerà il terzo sciopero per il clima.
E’ questo il momento, è questo il tempo di agire insieme su tanti livelli.
Allora con un progetto come quello di Armisclè politicizziamo la nostra azione e pratica mutualistica e quotidiana contro la povertà e lo sfruttamento del lavoro nell’industria tessile, così come contro l’inquinamento, il consumismo e la nocività prodotte dalla fast fashion, invitando tutti e tutte a partecipare agli appuntamenti locali. .del terzo sciopero per il clima. Lo faremo non solo domenica con il secondo appuntamento di Armisclè a partire dalle ore 16 a Casa Madiba, ma anche Venerdì 20 Settembre alle ore 12 con una CONFERENZA STAMPA alla Vecchia Pescheria alla quale siete tutt* invitat* a partecipare.
Tutte le info sullo Sciopero Globale del Clima: a Rimini 27 settembre – Terzo Sciopero Globale per il Clima
🌳🌎 Dal 20 al 27 Settembre il movimento di #FridaysForFuture organizza in tutto il mondo una settimana di azioni volte a sensibilizzare la popolazione sulla crisi climatica e chiedere azioni concrete a governi e imprese.
#Armisclé si unisce a @Fridays For Future – Rimini nella settimana di mobilitazione verso il #terzoscioperoglobale del 27 Settembre 🌎🌳.
La tutela dell’ambiente è per noi un tema centrale nella promozione di pratiche di consumo sostenibili, volte a contrastare i danni ambientali e sociali provocati dall’industria della fast fashion, una moda che con il suo livello di rifiuti ed emissioni sta causando danni irreversibili al pianeta.
L’impatto della fast fashion sul pianeta è deleterio in tutte le sue fasi, dall’acquisizione delle materie prime allo smaltimento. I pesticidi, i fertilizzanti e le tinture chimiche si riversano nelle acque causando la morte degli ecosistemi acquatici e contaminando le colture; le emissioni di CO2 provenienti dal processo di produzione e dai trasporti alimentano il riscaldamento globale. Tale industria è anche tra i primi posti per il consumo di acqua ed è responsabile delle microplastiche che lavando i nostri indumenti riversiamo nei mari provocando la contaminazione dell’intera catena alimentare.
Il cambiamento climatico è, sì, una crisi prodotta da eccesso di gas serra nell’atmosfera, ma è anche, in un senso più profondo, una crisi prodotta da una mentalità estrattivista e consumistica, cioè un modo di vedere il mondo naturale e la maggior parte dei suoi abitanti come risorse da utilizzare e poi scartare.
Lo dimostra ciò che accade in Amazzonia, in Siberia, in Africa centrale e in Indonesia, dove la sete per il profitto dei governi e delle grandi multinazionali ha portato alla deforestazione di patrimoni ambientali fondamentali per gli ecosistemi e gli equilibri ambientali.
Le foreste svolgono un ruolo fondamentale di contrasto al riscaldamento globale in quanto assorbono e incamerano la CO2 presente in atmosfera, arginando il surriscaldamento globale. Gli incendi di queste foreste hanno provocato lo sprigionamento e l’immissione in atmosfera delle ingenti quantità di CO2 fino ad ora trattenuta dagli alberi. A ciò si aggiunge la perdita della loro capacità di produrre acqua e ossigeno fondamentali per la vita.
Senza la presenza delle foreste pluviali rischiamo di perdere fra il 17 e il 20% di risorse idriche per il Pianeta, il 20% della produzione di ossigeno della Terra, e il 10% di tutta la biodiversità mondiale.
La gravità di quanto sta accadendo richiede soluzioni efficaci e tempestive e soprattutto un radicale cambiamento nel nostro modo di vedere il mondo e le sue risorse non come meri prodotti da sfruttare per il soddisfacimento dei bisogni individuali e la massimizzazione dei profitti, in un’ottica neoliberista, ma come un patrimonio da preservare per l’equilibrio del pianeta e per garantire alla generazione presente e a quella futura di soddisfare i propri bisogni e avere la prospettiva di un «domani» che non faccia paura.
Per questo con ARMISCLE’-Seconda mano prima scelta!Mercatino del riuso ci impegniamo per promuovere un modo diverso di produrre, di consumare e di pensarci nel mondo, che contrasti il modello economico neoliberista e costruisca una società che si batta per la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
♻️ 👗👠 Vi aspettiamo questa Domenica a Casa Madiba Network dalle 16 alle 21 con un programma tutto nuovo!
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