A seguito del percorso territoriale intrapreso con l’appello Emergenza Covid19 e Persone senza dimora e delle varie iniziative fra cui la Tavola rotonda: Riflessioni condivise sulla condizione dei senza dimora ai tempi del Covid19 di ieri, pubblichiamo di seguito il materiale della campagna “Una casa per tutt*. Per una rete di affittuari solidali e antirazzisti”. Hai un immobile che non utilizzi,? un appartamento? sei solidale con le persone in precarietà abitativa e senza casa? La tua azienda è chiusa e gli uffici e gli immobili inutilizzati? Contattaci!
Mail: dalleradiciallestelle@gmail.com Tel. 353 4087009 oppure 320 1143966
Una casa per tutt*. Per una rete di affittuari solidali e antirazzisti
Nel nostro territorio, oggi, l’emergenza abitativa è ormai una condizione strutturale: a questo si aggiunge la discriminazione razziale, che rende ancora più difficile per le persone di nazionalità diversa da quella italiana, trovare un alloggio. Il colore della pelle sembra essere, infatti, diventato un requisito fondamentale nell’accesso al mercato immobiliare. “Non affitto agli africani” è il ritornello delle telefonate quotidiane ad annunci di case disponibili: non sembra nemmeno esservi più la necessità di trovare alternative alla motivazione razzista. Allo stesso modo, molte agenzie immobiliari e portali web continuano a riportare inserzioni con la puntualizzazione “no stranieri” avallando e diffondendo queste pratiche discriminatorie.
Le persone di cui parliamo, nello specifico, sono coloro che escono dai centri di accoglienza di primo e secondo livello oppure dai centri a bassa soglia per le persone senza dimora, con permessi di soggiorno in regola e contratti di lavoro spesso anche a tempo indeterminato, ma anche delle persone in Italia da più tempo che qui lavorano e che qui hanno costruito le loro famiglie e che per svariate ragioni, crisi economica, crisi sanitaria, salute sono rimaste senza casa o sono sotto sfratto o in situazioni di precarietà abitativa.
Parliamo di tutte le donne, gli uomini, le bambine ed i bambini dalla pelle nera che abitano il nostro territorio. E persino delle coppie “miste”, di cui anche solo un componente presenta la pelle nera. Sono persone che hanno redditi regolari e offrono garanzie di solvibilità ma, nonostante questo, si trovano di fronte a rifiuti discriminatori continui a stipulare contratti di affitto.
Questo problema è presente da anni e sembra essere in continua crescita e si aggiunge al problema del mercato immobiliare cittadino e all’elevato costo degli affitti anche a causa dei processi di turistificazione che interessano la città (affitti brevi, airbnb).
Ciò conferma la necessità di nuove politiche per la casa, anche da parte dell’Amministrazione comunale e della Giunta regionale, che dovrebbero subito adottare un atteggiamento di condanna su questo fronte del razzismo negli affitti, investire risorse a sostegno delle persone senza casa e in precarietà abitativa anziché verso residence e affitta camere per dar vita ad un vero e proprio Piano Casa.
Crediamo però anche nella solidarietà tra singoli cittadini e cittadine, tra esseri umani. Per questo ci appelliamo a tutte e tutti coloro che sono proprietari di case sfitte di qualsiasi tipologia e che, come noi, sostengono il diritto all’abitare di tutte le donne e tutti gli uomini, indipendentemente dalla provenienza geografica, dal colore della pelle e dalla condizione sociale.
Chiediamo a tutte e tutti voi, a chi ha a disposizione alloggi, appartamenti, camere di contattarci con l’idea di costituire una rete di affittuari solidale e antirazzista. Avere una casa è un requisito fondamentale al pieno sviluppo della persona e base necessaria perché possano essere garantiti tutti i diritti: istruzione, salute, lavoro.Affittare una casa, mettere a disposizione una camera o un alloggio significa allora dare possibilità alle persone di essere parte integrante della società in cui vivono anziché relegarle ai margini. UNA CASA PER TUTT*
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