LA GUERRA, IL PRIVILEGIO BIANCO E NOI
Come era la storia??? Non esiste il razzismo, Rimini accoglie “le persone di colore”…. I colori esistono eccome e se esiste il nero, esiste anche il bianco.
Non dite allora che sulla vicenda dell’accoglienza dei profughi nella zona mare non è una questione di razza e quindi di razzismo.
Istituzioni e Associazioni di categoria degli albergatori che ora aprono le braccia e parlano di solidarietà sono gli stessi che che da due anni – con la scusa della pandemia e della ripresa del turismo – hanno spinto per cacciare richiedenti asilo di pelle nera dalla zona mare.
Vite di serie A e vite di serie B come se la sofferenza e la disperazione prodotti da guerre e dittature non fossero le stesse.
E la finta umanità degli ultimi giorni non riesce a nascondere l’ipocrisia di Istituzioni che, ad ogni livello, non hanno fatto nulla contro queste richieste ma anzi hanno a più riprese chiuso le porte, “No ai profughi nella zona mare” “chiudiamo i porti” mentre il Piano accoglienza afgani italiano, lascia in strada, rimpallando di Ufficio immigrazione della Questura in Ufficio immigrazione – come sta avvenendo in queste settimane nella nostra città – persone che hanno tutti i diritti di richiedere asilo nel nostro paese, vittime della “guerra umanitaria” della
NATO e del confine spinato della Balkan Route!
Ci sono allora guerre e confini invisibili con cui i bianchi europei non solidarizzano, verso i quali non provare empatia.
Non è questa l’Europa che vogliamo!
Il Consiglio dei Ministri ha stanziato 10 milioni di euro, per il Fondo emergenze nazionali per consentire di rispondere con prontezza alla grave crisi in atto. Quella Ucraina. Solo per quella Ucraina però. Per tutt3 gli/le altr3 rimane il razzismo e l’abbandono istituzionale.
Per l’accoglienza dei profughi ucraini, si è stabilito un incremento di 13.000 posti dei centri straordinari che potranno essere attivati dai Prefetti (CAS) e un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (SAI).
Allora non è vero che non si può accogliere, e questi giorni ne sono la prova tangibile: ricordiamocelo sempre, non solo quando i profughi somigliano a noi.
Allora è importante riconoscere questa situazione cercando di mettere in evidenza i processi di razzializzazione e il sistema di privilegi in cui siamo immersi, prendere coscienza di come spesso, a partire da un contesto sociale contemporaneo e da questa gravissima situazione, agiamo attivamente queste strutture discriminanti nei confronti dell’Altro da noi.
Mettere a fuoco, cercare di far emergere gli aspetti che caratterizzano il white privilege, può essere un primo passo per un cambiamento di sistema, ora più che mai necessario.
È fondamentale decostruire linguaggi e pratiche discriminanti e di mantenimento di un sistema di potere nonché, per individuare gli strumenti e le strategie adatti per abbattere le numerosissime forme di razzismo istituzionale e non che pervadono la nostra società e che sono alla base dei nazionalismi e dei sentimenti di odio.
Disarmare / Disertare guerra e razzismo!
Accogliere tutte le persone!
Per continuare a immaginare e costruire una città e un mondo più inclusivo e per questo più giusto.
Ne con Putin Ne con la NATO!
STAND WITH THE ALL PEOPLE
STOP THE WAR