Siamo scese in piazza come Associazione No Border Rimini e Associazione Rumori Sinistri onlus (da sempre impegnate in questo territorio a fianco delle persone transitanti e richiedenti asilo) per ribadire la nostra contrarietà alla guerra imperialista. La storia ci insegna che quando le guerre le fanno i potenti, non c’è una parte giusta e che a pagarne le conseguenze maggiori sono sempre i popoli. Ed è proprio al popolo ucraino che sta subendo quest’aggressione e al popolo russo che scende in piazza contro Putin che portiamo la nostra solidarietà.
Mentre i potenti decidono il destino di milioni di di vite umane e del nostro futuro sulla base di rapporti di forza che hanno l’unico interesse comune di tenere in piedi un sistema socioeconomico basato sull’oppressione e sullo sfruttamento, dobbiamo ricordarci che i nostri interessi, quelli delle persone comuni, sono gli stessi degli ucraini e dei russi: vogliamo il diritto ad una vita dignitosa per tutti e tutte.
Ieri Enrico Letta ha detto che “tutti noi dobbiamo combattere per la nostra libertà e per la nostra democrazia”, anche se questa democrazia ha manganellato degli studenti che manifestano per il diritto a non morire lavorando gratis e incarcera le NO TAV. E non crediamo ci sia bisogno di combattere ma, al contrario, di lavorare per la pace e la libertà di tutti i popoli. Perché la guerra in Ucraina non è la prima guerra a cui assistiamo e non è nemmeno l’unica guerra in corso adesso. E noi siamo qui per dire basta a tutte queste guerre, l’unica guerra legittima è quella agli oppressori, siano Putin, la Nato o il neoliberismo.
Ricordando Gino Strada: “non sono pacifista, sono contro la guerra”.
Chiediamo che vengano dati sostegni alla popolazione, aiuti umanitari e che vengano aperti i confini per accogliere chi fugge da questa guerra, e che rimangano aperti per tutti e tutte quelle che scappano da guerra e miseria in ogni parte del mondo.
Chiediamo sì di sanzionare duramente la Russia, ma vogliamo che queste sanzioni non vadano a colpire il popolo russo ma siano diretti verso gli oligarchi che sostengono il regime di Putin. Questo vorrebbe dire però mettersi contro gli interessi anche dei multimilionari occidentali. Ed è per questo che si parla di rincaro delle bollette, si parla di aumento della spesa militare, ma non si parla di fermare la grande circolazione di denaro del regime capitalista. Perché i potenti preferisco perdere vite umane piuttosto che soldi. Fare la guerra è più conveniente.
Ed è proprio per questo che ripensare in toto il nostro modello di vita e di sviluppo è un passo necessario per costruire la pace.
Non può esserci pace nelle disuguaglianze, non può esserci pace senza giustizia sociale e climatica, non può esserci pace se il denaro vale più della vita umana.
Per dire davvero no alla guerra dobbiamo dire no ai confini che intrappolano le persone nelle guerre, dobbiamo dire no alla Nato, braccio militare del capitalismo occidentale, dobbiamo dire no all’escalation di tensione che ci fa vedere una guerra di grandi proporzioni come inevitabile.
Ribadiamo quindi con forza la nostra condanna all’aggressione di Putin e la nostra contrarietà ad un intervento militare della Nato e continuiamo a lottare con il popolo ucraino, il popolo russo e con tutte quelle e quelli che non vogliono più morire per gli interessi di pochi.Il nazionalismo e il capitalismo ci stanno portando alla guerra: solo la lotta di classe può salvarci.
Ci vediamo questa sera con Tonino3000 live + Chakra & Garz1 djset @ Casa Madiba per la grande riapertura di Casa Madiba e il photoset contro la guerra