L’invisibilizzazione delle donne per il profitto di pochi

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Mentre sul territorio nazionale dopo i fatti di Rimini, si diffonde e amplia il dibattito sulla violenza di genere, l’amministrazione comunale sembra non voler riconoscere la gravità di quanto accaduto durante l’adunata né la portata politica del dibattito che si è creato sul tema della violenza patriarcale.

A partire da uno spazio sicuro creato in rete e nelle strade, abbiamo dato voce a tantə cittadinə che si sono sentitə prigionierə nella loro città non fermandoci però al singolo evento (l’adunata in questo caso) e al singolo responsabile ma portando la riflessione e il confronto sulla cultura patriarcale e machista che pervade tutti gli strati della nostra società.

A fronte di messaggi solidali e interrogazioni parlamentari, l’amministrazione comunale di Rimini si è trincerata dietro comunicati ambigui che fanno il verso alle parole degli imprenditori locali, rifiutando il dialogo e continuando a stigmatizzare le donne che hanno subìto violenza e reso visibile quanto avvenuto durante l’adunata, così come si continua a stigmatizzare e invisibilizzare il lavoro delle realtà sociali che compongono l’Autodifesa Transfemminista in città (NON UNA DI MENO Rimini, PRIDE OFF e Casa Madiba Network).

Anche la stampa locale minimizza le violenze avvenute e, dando voce alle lobby degli imprenditori locali, aiuta ad alimentare quel clima ostile che, come attivistə, stiamo riscontrando in città. Questo clima non aiuta di certo le parti lese nel percorso di presa di consapevolezza della violenza subìta e di eventuale denuncia alle autorità, cosa che ad oggi sembra ancora l’unica risposta paventata dalle istituzioni (e di conseguenza dal discorso pubblico) per dare credito alle violenze avvenute.

Noi sappiamo benissimo che non è così, e le 500 segnalazioni e gli oltre 170 racconti dettagliati ricevuti stanno qui a dimostrarcelo.

Proprio per continuare ad attraversare lo spazio politico che si è aperto contro la violenza di genere, stiamo proseguendo il percorso oltre l’adunata, sia sul fronte del supporto legale per coloro che lo desiderano, sia sul piano pubblico con un dibattito dal titolo “Oltre l’adunata. Parliamo di violenza di genere. Politiche, Prospettive, Proposte. Per costruire insieme uno spazio sicuro previsto per questo giovedì in piazzetta Francesca da Rimini: incontro al quale abbiamo invitato alcune elette che hanno preso parola in queste settimane ed anche esponenti dell’amministrazione comunale, senza però ricevere da questə risposta.

Invece di confermare la propria partecipazione, l’amministrazione comunale decide di organizzare un incontro sul tema del femminicidio e la violenza di genere il giorno prima dell’assemblea pubblica che abbiamo promosso, per poi comunicare tramite la Questura, nella tarda giornata di ieri, che il Comune ha negato lo spazio nel quale avevamo previsto il nostro incontro perché c’è un dj set ed un evento di cui non vi è traccia alcuna, né programma nei siti istituzionali così come in rete.

Il Sindaco di Rimini chiude i suoi spazi a chi abita la città e soprattutto alle donne che si riuniscono per dire no alla violenza patriarcale.

Si vuole creare un clima omertoso per mettere a tacere la voce delle donne che hanno subìto molestie e violenze durante l’adunata continuando a minimizzare. La retorica della giustificazione in nome del turismo e del profitto che abbiamo letto in questi giorni si ripresenta sotto forma di limitazione agli spazi di discussione e agibilità democratica nella nostra città. Questo è inaccettabile!

Ma questo ci dimostra anche la potenza del femminismo che va ben oltre la parità di genere. Il femminismo porta alla consapevolezza di ciò che è il sistema in cui abitiamo, ci obbliga a ripensare profondamente non solo la cultura patriarcale che è alla base della nostra società, ma anche il modo in cui viviamo lo spazio pubblico, in cui produciamo e consumiamo.

Come cittadinə di Rimini e attivistə transfemministə chiediamo un confronto aperto, la possibilità di discutere in maniera collettiva, l’opportunità di costruire insieme città davvero inclusive e nuove politiche intorno a questi temi perché quelle attuali si sono dimostrate fallimentari e inadeguate, incapaci di affrontare l’aspetto sociale e culturale della violenza di genere. Lo ripetiamo, siamo tuttə coinvoltə!

Vogliamo essere protagonistə di questo cambiamento, di nuovi fatti giuridici e lo dobbiamo fare insieme, la politica ha mostrato tutta la sua inadeguatezza, il tempo è ora!

Per questo chiamiamo tuttə a partecipare alle iniziative che abbiamo in programma, per tenere aperto lo spazio politico e l’azione transfemminista, per mettere in campo nuove strategie e risposte contro la violenza patriarcale e di genere.

Ci vediamo giovedì alle ore 18 in luogo ancora da definirsi (sigh!), rimanete sintonizzatə sui nostri canali social!

Incontro pubblico – Oltre l’Adunata

AUTODIFESA TRANSFEMMINISTA Non Una Di Meno Rimini, Pride Off, Casa Madiba

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