Due ore intense in cui abbiamo cercato di analizzare quanto successo al Rimini Summer Pride da una prospettiva ampia, ricollocando storicamente il conflitto interno al movimento LGBTQIA+ e interpretando l’ondata repressiva che si è espressa quest’anno all’interno di alcuni Pride come segno di una involuzione che non possiamo permetterci.Grazie allə compagnə che sono intervenutə portando l’esperienza di altri territori, in cui una ricombinazione e ripoliticizzazione del Pride è stata possibile dopo un lungo percorso di lotte dal basso come nel caso di Rivolta PRIDE a Bologna come testimoniato da Laboratorio Smaschieramenti, o in cui l’assenza di Arcigay e le destre al potere in città hanno creato un terreno fertile di resistenza fatto di tanti collettivi e associazioni unitə orizzontalmente in una rete cittadina di costruzione del Pride come nel caso di Forlì.
Grazie dunque a Un Secco No alle Discriminazioni, Rea – Collettivo di Genere Forlì e Collettivo Monnalisa per averci restituito cosa significa sentire l’urgenza di fare un Pride per una comunità ancora scioccata dalla recente alluvione. Importantissimo anche l’abbraccio solidale e il contributo portato da PRIOT rete romana di collettive transfemministe queer che oltre a organizzare un Pride autogestito e “periferico”, hanno portato le loro istanze all’interno del Pride di Roma aprendo uno spazio di conflitto, fra le altre cose, sulle modalità di partecipazione dei carri e sulla gestione della sicurezza.
Grazie infine allə compagnə dell’Autodifesa Transfemminista Non Una Di Meno Rimini
e Casa Madiba Network che hanno evidenziato un parallelo fra quanto successo al Rimini Summer Pride e all’Adunata degli Alpini, riconoscendo nella mercificazione a fini turistici della città e dei corpi che la abitano come il contesto che ha dato origine alla violenza che si è espressa con molestie e violenze sessuali nel caso dell’Adunata o con l’invisibilizzazione prima e poi le aggressioni fisiche e verbali agite nei confronti di Pride Off e della Spezzona Criticona nel caso del Pride.Ora andiamo avanti con ancora più convinzione nella costruzione del nostro Pride autogestito, vi aspettiamo alle prossime assemblee aperte e poi sabato 9 settembre per la BICICHECCATA!!!
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