Lavoratori del sociale esternalizzati:
assemblea online mercoledi 23 Ottobre, alle ore 18:30
Con la grande giornata di sciopero dello scorso 10 Aprile 2024 i lavoratori e le lavoratrici dei servizi socio-educativi e socio-assistenziali, organizzati con la rete intersindacale formata da Adl Cobas, CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario, Cobas Lavoro Privato, CUB Confederazione Unitaria di Base, SGB Coop. Sociali – lavoratrici e lavoratori pubblici in appalto e Sial Cobas , hanno rimesso al centro dell’attenzione le condizioni sempre più insostenibili del “lavoro sociale”, che stanno determinando la crescente fuga dal settore di tanti/e operatori/trici ed educatori/trici.
Quella giornata ha avuto la capacità di rendere visibili le condizioni del lavoro sociale: salari al limite della sussistenza, carichi di lavoro eccessivi, precarietà dei contratti, incertezza di futuro, assenza di continuità della cura a causa del sistema degli appalti e degli accreditamenti al privato, con devastanti effetti negativi sul mandato sociale dei servizi, sulla loro qualità e universalità.
Siamo fermamente convinti/e della necessità e urgenza di percorsi concreti di nuova pubblicizzazione del welfare con l’internalizzazione dei servizi in appalto e accreditamento, a partire dal servizio di educativa scolastica (assistenza all’autonomia e alla comunicazione), rispetto al quale sono state già depositate diverse proposte di legge in Parlamento che andrebbero ridiscusse e riviste con il contributo di lavoratrici e lavoratori del settore. Riteniamo quindi necessario continuare, con ancora più determinazione, la mobilitazione nei territori e a livello nazionale.
Come lavoratori e lavoratrici del sociale, siamo stanchi/e dei rimpalli di responsabilità tra i vari livelli istituzionali e della sostanziale sordità di chi governa alle rivendicazioni che portiamo avanti.
Ci opponiamo con forza ad un provvedimento, come la Legge n. 55 del 15 Aprile 2024, che punta ad istituire l’ordine professionale degli educatori/trici professionali e pedagogisti/e.
Ne chiediamo l’abrogazione o, quantomeno, la modifica, al fine di rendere non obbligatoria l’iscrizione per chi lavora come dipendente e non come lavoratrice lavoratore autonomi.
Riteniamo un pericolosissimo precedente la sentenza del Consiglio di Stato n.1798 del 12 Agosto 2024, che apre la strada alla possibilità, per gli Enti Locali, di privilegiare le esigenze di bilancio rispetto alle necessità assistenziali ed educative indicate nei PEI.
Si tratta, a nostro avviso, di una decisione molto grave, che lede i diritti fondamentali delle persone con disabilità e che fa aumentare il disinvestimento di risorse pubbliche nei servizi pubblici portando a continui e ulteriori tagli da parte degli Enti Locali.
Evidenziamo, ancora una volta, che la nostra lotta ha come obiettivo non solo il miglioramento delle condizioni di lavoro, ma anche la qualità dei servizi stessi, consapevoli che il lavoro sociale ha un carattere politico e deve mirare alla trasformazione della società, nell’ottica dell’inclusività e della costruzione di comunità solidali, contro ogni forma di discriminazione ed emarginazione sociale.
Per tutti questi motivi proponiamo una grande assemblea ONLINE mercoledì 23 Ottobre, alle ore 18:30, per riprendere il confronto tra tante e tanti che si organizzano nei propri territori o che cercano una sponda sindacale per farlo e per costruire insieme la nostra mobilitazione per la dignità del lavoro sociale.