Ieri tantissimə giovanə e non solo hanno attraversato la città con lo slogan #peoplenotprofit
Il coloratissimo corteo che dal Centro studi è arrivato fino al Parco Marecchia ha ribadito le connessioni tra le guerre e la crisi climatica, chiedendo con forza il disarmo e una reale transizione ecologica. Oggi si è parlato di mobilità, educazione, guerre, accoglienza degna, energie rinnovabili, lavoro, diritti e tanto altro. Con consapevolezza e determinazione il corteo è riuscito a portare in piazza la complessità di questo momento e declinare la parola pace in tantə lotte estremamente connesse e decisive.
PER IL DISARMO, PER UN’ACCOGLIENZA DEGNA, PER UNA REALE TRANSIZIONE ECOLOGICA
Come Fridays For Future Rimini siamo scesi ancora in piazza, insieme a centinaia di città nel mondo, per chiedere un’unica cosa: azioni urgenti per fermare la crisi climatica. Oggi studenti e studentesse, insegnanti, bambin* delle elementari hanno protestato oggi a Rimini per un mondo e un futuro sostenibile. #PeopleNotProfit è lo slogan scelto in tutto il mondo: basta mettere a rischio il #futuro e la vita di miliardi di persone per nutrire gli interessi di pochi.
Le ragioni dello sciopero:
Contro ogni guerraLa guerra è sempre portatrice di morte e distruzione, ai danni di tutte le popolazioni coinvolte.Nel mezzo della crisi climatica dev’essere privilegiata l’unione e la cooperazione tra i popoli invece dell’ennesimo conflitto. Il protagonista di questo scontro è il gas, la stessa fonte energetica fossile che TUTTO IL MONDO dovrebbe abbandonare per salvarci. Lanciamo un appello alle banche italiane, in particolare Intesa San Paolo e Unicredit, le banche più armate d’Italia, che ogni anno spendono migliaia di miliardi di euro non solo nel fossile ma anche in esportazioni d’armamenti: smettete di spendere il nostro denaro nei conflitti. Inoltre chiediamo al governo in investire sulle energie rinnovabili per non ritrovarsi schiavi dei dittatori e padroni del GAS.Basta finanziare la morte, è ora di finanziare il futuro.
Per una riconversione energeticaStiamo assistendo al periodo in cui materie prime non rinnovabili vengono sfruttate più intensivamente. A buona parte di ciò potremmo trovare rimedio attraverso le energie rinnovabili.La rivoluzione ecologica potrebbe passare anche dalla cannabis, le tecnologie che abbiamo oggi consentirebbero un uso della pianta in funzione dell’ambiente e con uno scarto moderato rispetto alle materie prime che vengono maggiormente utilizzate.E’ ora il momento di agire! Questo è uno dei tanti punti di partenza!
Per una corretta educazione ambientaleDopo gli ultimi due anni di pandemia l’educazione è più disastrata che mai. I giovani non conoscono il mondo che li circonda, le istituzioni si curano dei propri interessi dimenticando l’ambiente scolastico e ancora una volta il problema del riscaldamento globale viene messo in secondo piano da insegnanti e dirigenti. Per un futuro migliore è necessario che ai giovani venga insegnato come vivere questo pianeta e come trattarlo, per questo chiediamo l’introduzione dell’educazione ambientale nelle scuole per fare in modo che gli studenti di tutto il paese vengano a conoscenza delle problematiche che minacciano la nostra esistenza su questo pianeta.È fondamentale che una scintilla si accenda nella mente di chi dovrebbe essere determinato ad educarci. Scendi in piazza per fare in modo che ciò avvenga.
Per agire ora !Gli eventi meteorologici estremi avvenuti nel 2021 hanno determinato record in tutto il mondo. Centinaia di persone sono morte in tempeste e ondate di calore. Gli agricoltori hanno lottato con la siccità e in alcuni casi con la piaga delle locuste. Gli incendi hanno stabilito nuovi record per le emissioni di carbonio, mentre inghiottivano foreste, città e case. Molti di questi eventi sono stati esasperati dal cambiamento climatico. Gli scienziati dicono che ce ne sono altri in arrivo – e peggiori – dato che l’atmosfera terrestre continua a riscaldarsi. Abbiamo sempre pensato a curare piuttosto che a prevenire e adesso ne paghiamo le conseguenze.Facciamo appello ai governi di tutto il mondo e richiediamo il vostro impegno.Fatevi ricordare lasciando a noi giovani un pianeta migliore che cureremo per i nostri figli e vostri nipoti.
Per un cibo sano e a Km0 contro gli allevamenti intensiviDecenni sono passati ormai dall’inizio dello sfruttamento intensivo delle creature che vivono su questo pianeta. La nostra sopravvivenza dipende da loro, ecco perché dovremmo esserne riconoscenti. L’unica cosa che NOI siamo stati in grado di fare è stata prelevarli dal loro ambiente naturale, ammassarli in piccole gabbie, e dare vita ad un sistema di produzione e consumazione non solo estremamente crudele e doloroso per gli animali stessi, ma anche inefficiente e assurdamente (si pensi agli sprechi) e inquinante. Io non accetto più un sistema del genere, e tu? Vieni a dire la tua. La politica non ascolta chi rimane in silenzio.
Per una mobilità sostenibileOggi più che mai ridurre l’uso dell’auto, e quindi l’emissione di gas serra climalteranti, è fondamentale. Gli ultimi avvenimenti sulla scena internazionale mostrano, ancora una volta, come i combustili fossili portino spesso a conflitti fra i paesi per controllarne i giacimenti e l’estrazione, e come possano rendere un paese, come il nostro, dipendente da un regime autoritario come quello russo.Per fare questo è necessario rendere la città a misura di persone e non di automobile. Chiediamo che siano ampliati i percorsi ciclabili e che siano resi più sicuri ed efficienti quelli già esistenti, che troppo spesso risultano non collegati fra loro e non fruibili in modo adeguato.Disincentivare l’uso dell’auto togliendo parcheggi e dando spazio a luoghi dove si possano incontrare le persone, dove possano giocare i bambini e dove al posto dell’asfalto ci sia del verde.La nostra città ha troppe auto, e l’unico modo per diminuirle è incentivare l’uso della bici e dei monopattini, la cosiddetta micromobilità. La soluzione al traffico non sono nuove rotatorie, nuove strade o nuovi ponti come quello in progetto da via Tonale che dovrebbe attraversare il parco Marecchia, ma il miglioramento del trasporto pubblico locale con mezzi più sicuri ed efficienti, che possano utilizzare corsie preferenziali, che colleghino meglio le periferie e il forese al centro.Insomma, chiediamo una città libera dalle auto e da i loro fumi tossici!!!In una società autocentrica, l’eroe di oggi è chi utilizza la bici!!!