Venerdì 4 Aprile
ore 18:30
Casa Madiba Network
Assemblea Pubblica:
Costruiamo un 25 aprile di resistenza! Contro i regimi di guerra, contro i nuovi fascismi
Sono ormai passati 80 anni da quel 25 aprile del 1945, quando il Comitato di Liberazione Nazionale proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti.
Non abbiamo mai vissuto questa ricorrenza come un semplice momento celebrativo, men che meno crediamo sia possibile farlo oggi di fronte all’affermarsi di un regime di guerra globale e al ritorno di vecchi e nuovi fascismi.
I/le partigianə di allora si opponevano a dei regimi che avevano portato morte e distruzione su scala mondiale in nome del razzismo, del suprematismo e dell’imperialismo.
Parole, queste ultime, che non avrebbero dovuto avere più alcun posto nella Storia e che invece vediamo oggi tornare in voga nelle politiche trumpiane di deportazione di migranti e attivisti sociali, nell’Europa ipocrita dei confini, nel genocidio in Palestina per mano del criminale sionista Netanyahu, nei rigurgiti patriarcali dei vari Milei e Bolsonaro, nelle pulsioni autoritarie di Erdogan.
Nella sempre più agguerrita competizione globale, sembra che l’unica soluzione sia quella di armarsi e colpire per primi.
La società tutta diventa un campo di battaglia in cui poveri e marginalizzati si trasformano nel nemico; il discorso pubblico si militarizza, e qualsiasi voce di dissenso rispetto ai regimi di guerra va silenziata, stigmatizzata. Il genocidio a Gaza, in questo senso, è paradigmatico del mondo a venire.
L’UE ha appena approvato il programma Readiness 2030, in base al quale anche il nostro paese dovrà tagliare risorse in welfare, educazione, salute e investire in armamenti. Grandi aziende come Leonardo e Fincantieri intravedono lauti profitti, mentre il divario tra ricchi e poveri si fa sempre più ampio.
Oggi come allora, dunque, dobbiamo resistere, all’avanzata di nuovi fascismi e alla minaccia della guerra.
Anche in questo caso, la Palestina ci insegna che resistere è una necessità se vogliamo costruire processi di liberazione.
Pensiamo che sia importante elaborare un’analisi all’altezza delle sfide che abbiamo davanti, e ancor di più costruire nuove pratiche collettive.
Oggi come allora, resistenza popolare contro le guerre del capitale!
Ci vediamo venerdì partecipa e spargi la voce
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