Gli spazi urbani sono costantemente sollecitati a trasformarsi a partire da una serie di direttrici: l’implementazione di tecnologie, l’attrazione di capitali, lo sviluppo di settori economici, il controllo del territorio; ma anche le proteste dei suoi abitanti, i flussi migratori, i cambiamenti climatici.
Oggi il digitale svolge un ruolo fondamentale tanto nella trasformazione degli spazi urbani quanto nella ridefinizione dei processi capitalistici di accumulazione.
La città costituisce indubbiamente una delle spazialità principali per il capitalismo contemporaneo. La cooperazione sociale, infatti, è al centro dei processi di accumulazione ed è nelle città che si concentrano sempre di più gli utenti-consumatori-produttori fondamentali per le economie di scala e gli effetti di rete del capitalismo delle piattaforme.
Dalle piattaforme di servizi che sussumono e riorganizzano la riproduzione sociale all’uso di big data e intelligenza artificiale nello sviluppo della smart city, la città di oggi è sempre più digitalizzata. Una città aumentata e automatizzata.
Uno dei settori in cui questi processi incrociati di digitalizzazione e trasformazione degli spazi urbani si sono palesati più chiaramente è quello del turismo.
In questi anni si è registrata una crescita del turismo come tendenza economica generale a livello globale. Piattaforme come AirBnb e Booking stanno agendo da volano di questa espansione, in primis garantendo un accesso immediato e diffuso all’offerta turistica, allargando la tipologia di strutture a disposizione: in pochi click possiamo prenotare un alloggio in giro per il mondo, spesso una casa sottratta alle locazioni a lungo termine. Di più, non sono solo le case, ma è la città tutta a riconvertirsi all’uso turistico, dalle attività commerciali alla mobilità. Cambia anche l’esperienza urbana, tra narrazioni di scoperta e dinamiche di mercificazione.
Presentato a lungo in passato come un settore alternativo – non solo in termini di posti di lavoro ma anche rispetto all’impatto socio-ambientale – l’espansione incontrollata del turismo impatta fortemente sui ceti meno abbienti e sui soggetti più fragili. In altre parole, c’è una privatizzazione dei profitti e una socializzazione (asimmetrica) degli svantaggi.
Di fronte a questi processi, la risposta delle istituzioni è quasi sempre quella di mettere una toppa ex-post quando ormai certe dinamiche sono radicate, se non di partecipare direttamente alle dinamiche di valorizzazione.
È a partire da queste osservazioni preliminari che vorremmo costruire un percorso di analisi collettiva attorno al nesso fra spazi urbani, economie del turismo ed ecosistemi digitali.
Detta diversamente, la ricerca attorno alle forme della cosiddetta “turistificazione” oggi può essere un modo per interrogarsi più in generale sul diritto alla città e sul ruolo delle tecnologie digitali a partire da processi e problemi concreti.
Abbiamo coinvolto studiose e attivisti, con diverse esperienze e posizioni, in un dialogo a distanza sulla base di una serie di articoli raccolti sul nostro sito. Il 5 giugno invece ci vedremo in presenza per una giornata di approfondimento a Rimini.
▴ PALAZZO ANGHERÀ, AULA 3 ▴
15:00
Le città tra digitalizzazione e turistificazione
con Matteo Lupoli (UniBo), Federico Chicchi (UniBo), Anna Giulia Della Puppa (La Sapienza)
16:00
Esperienze locali e processi globali
con Giacomo Salerno (UniSiena), Andrea Bottalico (Federico II), Alessia Mariotti (UniBo)
▴ PIAZZA FERRARI ▴
17:30
Passeggiata Urbana
con Casa Don Gallo, attivist* sportello casa e Alessia Mariotti
▴ CASA MADIBA, VIA DARIO CAMPANA ▴
19:00
Il diritto alla città oggi
con OCIO (Venezia) e Chiediamo Casa (Milano)
PROGRAMMA GIORNATA DI STUDI