Martedì 8 Maggio ore 17 assemblea a Casa Madiba per organizzare la mobilitazione in vista del passaggio del Giro d’Italia nei nostri territori.
Il Coordinamento #CambiaGiro Emilia Romagna rilancia a tutte le realtà della regione impegnate nel sostegno dei diritti dei palestinesi e a tutti i cittadini che hanno a cuore i diritti umani e che amano lo sport pulito, l’appello del movimento BDS per una grande mobilitazione contro il Giro dell’apartheid (dal 4 al 27 maggio), in particolare in coincidenza con le due tappe che attraverseranno la nostra regione il 17 e 18 maggio.
#ShameOnGiro #VergognatiGiro #Cambiagiro
Perché questa mobilitazione:
“L’occupazione e l’apartheid israeliane non si cancellano con lo sport”. Con questo slogan e con la campagna #CambiaGiro Bds Italia protesta contro la propaganda in favore del governo Netanyahu offerta dall’inizio del Giro d’Italia in Israele. Già 50 morti e 5mila feriti palestinesi nelle proteste pacifiche del venerdì.
Il Giro d’Italia ha preso il via ma, contrariamente al nome della competizione ciclistica, le prime tappe sono state in Israele.
Dopo le critiche delle ong che testimoniano le violazioni dei diritti umani da parte del governo Netanyahu e dopo la condanna dell’Onu contro l’eccessivo uso della forza di Israele verso le proteste pacifiche dei palestinesi, a prendere parola oggi è il coordinamento BDS Italia (Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni), a cui l’iniziativa appare come una colossale operazione di propaganda e “sport washing” in favore dello Stato israeliano.
“Israele ha investito milioni di dollari in questa iniziativa per darsi un’immagine di ‘normalità’ – e per coprire le violazioni di diritti umani e legalità internazionale”.
#CambiaGiro è l’hashtag scelto per le iniziative che si tengono in diverse città d’Italia e che contestano tutte la pubblicità offerta dal Giro d’Italia all’estrema destra che compone il governo israeliano.
“Dall’inizio delle proteste del venerdì sono già 50 i morti e 5mila i feriti tra i palestinesi che protestavano pacificamente, soprattutto a Gaza, per la violazione dei diritti umani da parte di Israele”.
L’Israel Cycling Academy, la squadra ciclistica israeliana, inoltre, è stata iscritta al Giro, anche se partecipa a gare nelle colonie illegali israeliane, contravvenendo al codice etico dell’Unione Ciclistica Internazionale.
Del resto, la decisione unilaterale degli Stati Uniti di spostare la propria ambasciata a Gerusalemme, riconoscendola capitale di Israele, non ha certo aiutato la già remota soluzione del conflitto israelo-palestinese. La scelta diventerà operativa verso metà maggio e la tensione è destinata a salire.
Indirettamente, secondo Bds, il Giro d’Italia appoggia la scelta trumpiana e l’annessione illegale di Gerusalemme est.
Le proteste italiane avranno luogo durante il Giro, da oggi al 27 maggio.
In Emilia Romagna saranno il 17 e 18 maggio, giornate in cui la competizione attraversa la regione, i momenti clou della contestazione.