Stamattina abbiamo appreso dal nostro avvocato, Paola Urbinati, della chiusura del processo che vedeva indagati otto attivisti e attiviste di Casa Madiba per un’azione simbolica e conferenza stampa di denuncia a Rimini Terme. Era il 2 Marzo del 2013. Le accuse andavano dalla violenza privata a manifestazione non autorizzata ecc.
Tutti assolti e assolte perchè i fatti non sussistono, per un processo iniziato rapidamente nel 2013 ai danni di otto attivisti e attiviste per l’iniziativa simbolica che organizzammo presso Rimini Terme per denunciare la vicenda riguardante il suo Presidente, Giovanni Panciroli, e tutto il sistema Rimini, reso pubblico grazie al lavoro dell’allora consigliere comunale, Fabio Pazzaglia.
Quella per noi rappresentò la prima tappa di lancio della campagna “facciAMOci sPAZio” che portò alla conquista di un spazio sociale,Casa Madiba, e al totale riconoscimento di agibilità politica in città dopo i continui sgomberi ai danni dei compagni e delle compagne del lab. Paz che da anni animavano le lotte nel territorio riminese.
Invitiamo alla lettura del documento scritto allora. Il documento termina cosi: ” A noi ci piace guardare lontano, in questa sfida ci stiamo e l’accogliamo. E voi?”
Ad oggi possiamo affermare che non solo l’abbiamo accolta quella sfida ma l’abbiamo anche vinta e le vostre false accuse, come violenza privata di cui siamo stati processati oggi, e le tante altre presenti in altri processi, cadranno perché i fatti che provate a costruire voi dai vostri grigi palazzi sono solo congetture malate ed infondate che mirano all’abbattimento delle uniche forme di rivendicazione dei diritti che ad oggi esistono, i movimenti e gli spazi sociali.
Avanti tutta finché non sarà fatta giustizia fuori e dentro i tribunali!
#NoJusticeNoPeace #GiustiziaSociale # #CasamadibaVsCorrottiEvasori