Questo articolo fa parte della raccolta #SequestroVillinoRicci: comunicati, lettere di solidarietà e analisi sul sequestro e sgombero del Villino Ricci, avvenuto lunedì 23 Novembre.
- Legalità, quanti delitti si commettono in tuo nome – Leonardo Montecchi
- Costruire insieme i luoghi dove possa abitare la speranza – Ennio Grassi
- Comunicati di solidarietà delle realtà politiche
- Basta mistificazioni e bugie sul Villino Ricci, luogo di vita e dignità – Coalizione Sociale per il Villino Ricci
- Basta! La casa è un diritto ed una necessità. Siamo stanchi di essere sgomberati! – Antonella, occupante del Villino Ricci
La parola alla Coalizione Sociale per il Villino Ricci:
“Ieri sera, lunedì, giorno dello sgombero del Villino Ricci che ospitava venti persone, sono andata a salutare i ragazzi che venivano portati via e accompagnati provvisoriamente alla Capanna di Betlemme. C’era una scorta di poliziotti che potevano avere l’età dei loro babbi, forse dei loro nonni… Pioveva, era buio, era freddo… Mi sentivo ridicola e impotente… Con il mio benessere e il mio cappotto…
Avevano raccolto in fretta le loro poche cose (alla luce di una pila… perché la luce era stata staccata subito al mattino…) dalla casa che per qualche mese è stata davvero “la loro casa” il tetto sotto cui ripararsi… No, non sono stati dei privilegiati… È ridicolo e ingiusto dirlo e pensarlo… Non è proprio il caso dire che “devono mettersi in fila come gli altri…”.
Sono e sono stati poveri… ma non è neppure vero che vivevano in condizioni igieniche precarie, in situazione di sovraffollamento (…tre lettini in ciascuna stanza…).
Ho collaborato anche io a sistemare il cucinotto con mobiletti e utensili usati, vecchi (i poveri hanno gli scarti…) e la stanza dove si mangiava… cercando di tappezzare le pareti scrostate con immagini…
Volevamo che stessero un po’ bene… un po’ meglio… certo anche a loro piaceva avere cibo buono, il pesce, il caldo, un sorriso, forse la nostra presenza, ma… si sono accontentati anche solo di un po’ di riso…
Il PRANZO del mercoledì li vedeva presenti e partecipi… anche il GUARDAROBA SOLIDALE era prima di tutto per loro… aspettavano fiduciosi che trovassimo una qualche soluzione per il riscaldamento… perché cominciava il freddo…
Ieri sera sono andata dunque a salutarli… li rivedrò e li aiuterò ancora… ieri non avevano mangiato niente, sentivano freddo, non avevano più casa… eppure mi hanno circondato, mi sono venuti intorno per dirmi sorridendo:
“Mara, NON TI PREOCCUPARE PER NOI, dormi tranquilla, non ti preoccupare, ciao!”
Coalizione Sociale per il Villino Ricci