Delle volte ci si prova a credere che siano delle persone normali, come te, che non agiscano guidati dalla cattiveria. Poi ti cancellano il murales di Casa Madiba alla vecchia caserma dei pompieri e allora ti chiedi cosa vuol dire un’azione del genere.
Vuol dire che sono contro i Murales? Di sicuro no, visto che ne abbiamo di enormi al cantiere del Teatro, a Borgo San Giuliano in memoria di Fellini, lungo il Porto Canale e chi più ne ha più ne metta. Forse vuol dire che nella loro distrazione istituzionale non riconoscano cosa rappresenta un murales e non lo identificano come forma d’arte? Anche questo è poco probabile giacché si stimano di avere un Eron tra i loro concittadini. Che sia perché il murales in oggetto trasmetteva un messaggio sbagliato, magari discriminatorio? Non può essere nemmeno questo, visto che erano rappresentate delle case, un simbolo il cui significato non può essere equivocato nemmeno impegnandosi.
Personalmente un’idea di cosa significa un atto del genere me la sono fatta. Significa che sono proprio stronzi. Dietro la scusa “come prima non va bene, riqualifichiamo e facciamo le cose in regola”, si nasconde il desiderio di cancellare qualsiasi cosa li metta in ombra. È evidente.
Non avrei questa sicurezza se avessero lasciato il murales, ma così è troppo palese. Casa Madiba era una vecchia caserma dimenticata, come innumerevoli altre proprietà del Comune. I ragazzi di Casa Madiba Network l’hanno elevata all’uso per il quale è stata istruita quest’ultima istruttoria… E tu cosa fai? Cancelli il simbolo della riqualificazione morale di quel luogo? Volevi proprio sterilizzare eh! Volevi mettere in chiaro che a Rimini il business dell’ospitalità è roba tua.
Questo è anche un brutto segno riguardo all’assegnazione dello stabile riqualificato… che poi vorrei proprio capire quali sono queste opere di riqualificazione visto che l’unica cosa vista fin’ora, la mala pittata, ha più che altro squalificato. È un brutto segno perché sembra già indizio della forte volontà di cancellare quell’esperienza e non di riassegnare a chi aveva lasciato il segno in quel posto (se no il segno lo lasciavi).
Devo dire che, come al solito, è stata usata scarsa intelligenza politica, ma questo è un fatto usuale per chi è cresciuto politicamente nell’assenza del confronto. Assessore Pulini, lei non dice niente? A quando un bel falò di libri che dicono cose diverse da quello che sostiene il PD?
P.S.
«Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini »
di @DadoCardone