L’incontro pubblico “Oltre l’Adunata” si terrà GIOVEDI’ 19 MAGGIO ore 18:00 in PIAZZA MALATESTA, attorno alla panca circolare. Siete tutt* invitat* a partecipare e a portare il vostro contributo!
“Oltre l’Adunata” sarà un incontro pubblico di confronto sul tema della violenza di genere in cui si discuteranno le politiche, si esprimeranno prospettive e si lanceranno proposte per incidere concretamente sul tema e organizzarsi per continuare a costruire collettivamente uno spazio sicuro, nelle strade delle nostre città e in rete.
Abbiamo invitato a portare il proprio contributo:
Giuditta Pini, deputata del PD, siede dal 2013 in Parlamento. Ha fin da subito cercato di fare chiarezza e dato supporto alle vittime di violenza presentando un’interrogazione parlamentare con altre 23 deputate al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e lanciando un esplicito appello sui social “Non lasciamo da sole le donne di Rimini”.
Michela Cicculli, non solo consigliera comunale di Sinistra Civica Ecologista del Comune di Roma, ma anche attivista della Casa delle Donne “Lucha y Siesta”, toccherà il tema della città e della relazione tra corpi, scelte e spazio pubblico. Come lo sguardo transfemminista può modellare e (ri)creare lo spazio che abitiamo?
Lia Celi, che si definisce “giornalista per caso, umorista per vocazione, riminese per un gran colpo di fortuna”, è stata tra le prime persone a Rimini a riconoscere il contributo del nodo territoriale di Non Una Di Meno e a riportare pubblicamente la “goliardia” degli alpini a una dimensione di violenza sistemica.
Babs è attivista transfemminista del Laboratorio Smaschieramenti di Bologna che da anni lavora per decostruire la mascolinità dominante. Saprà mostrarci come, attraverso la destrutturazione di norme di genere opprimenti e repressive, possano proliferare le maschilità “altre”.
Perché abbiamo bisogno di più punti di vista e di molteplici stimoli?
Perché i casi di violenza non sono episodi eccezionali e isolati, e – seppur la responsabilità penale attenga al singolo – la violenza è un fenomeno che non è riducibile alla sola dimensione giuridica.
Sono infatti la cultura e la società in cui viviamo ad essere profondamente sessiste e patriarcali: il machismo si respira in ogni ambito della vita fin dalla nascita, è parte dell’educazione che le persone ricevono in questo paese. Il modello di società è organizzato in base a questi dispositivi: basti pensare al welfare familistico che si regge interamente sulla figura femminile, il supporto non pervenuto alle madri, il gender pay gap, la discriminazione di genere nelle assunzioni.
Lo stupro e il femminicidio sono sì al vertice della piramide della violenza, ma sono sorretti e legittimati da comportamenti discriminatori, molesti e sessisti che della piramide sono la base. Tra questi, nelle scorse settimane a Rimini sono stati riportati innumerevoli episodi di catcalling, molestie sessuali, insulti, accerchiamenti, palpeggiamenti nelle strade, nei parchi, sotto casa, nei luoghi di lavoro, da troppi minimizzati e considerati del tutto normali.
Il gruppo di Autodifesa Transfemminista, con l’obiettivo di continuare a tenere aperto quello spazio inclusivo e intersezionale creato a partire dai fatti gravissimi accaduti all’Adunata degli Alpini, invita le istituzioni e la cittadinanza a prendere posizione e parola durante l’incontro di giovedì 19 maggio.
Vi aspettiamo!
AUTODIFESA TRANSFEMMINISTA (NON UNA DI MENO Rimini – PRIDE OFF – Casa Madiba Network)
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