Sabato 9 aprile c’è stata la presentazione della proposta di progetto Casa Don Gallo per l’accoglienza degna, progetto realizzato attraverso il “Percorso Partecipato Madi_Marecchia” iniziato il 24 dicembre e conclusosi a fine febbraio che si è posto l’obiettivo da un lato di ripensare la funzionalità degli spazi della casa (accoglienza degna notturna, spazio sociale diurno) e dall’altro di riqualificare e rigenerare lo spazio antistante la casa lasciato in abbandono per più di un decennio (area ex Hera). Compito dell’urbanistica e quello di esaminare e influenzare le politica urbana per migliorare: gli alloggi, la giustizia sociale e ambientale le opportunità economiche e la qualità della vita.
Il lavoro svolto attraverso il “Percorso Partecipato Madi_Marecchia” insieme agli abitanti della casa e ad alcuni cittadini e professionisti della zona, con il metodo della charrette – una progettazione dinamica che coinvolge direttamente i fruitori degli spazi e gli attori sociali coinvolti – si è posto come obbiettivo quello di fornire una risposta diversa al nodo del diritto all’abitare e agli homeless della città per favorire l’inclusione sociale e la possibilità di riscatto delle persone in difficoltà che hanno –fino ad ora – attraversato il progetto.
Insieme a professionisti, architetti, commercialisti ed avvocati si è redatta una proposta sostenibile, seguendo come principi quelli del riuso, del recupero e del riciclo.
Visti i risultati ottenuti dal progetto di accoglienza degna denominato “Casa Andrea Gallo (Don) #perlautonomia” con l’accoglienza di cittadini indigenti e senza casa di varie nazionalità, estrazione sociale e culture differenti, si auspica da parte delle istituzioni (amministrazione comunale e regione) un’attenzione ed un impegno concreto per non vanificare i risultati di un lavoro svolto a 360° che ha portato alla redazione di una proposta realizzabile, equa e sostenibile. Vogliamo anche ricordare, a tal proposito, che lo scorso inverno (2014/15) si sono verificati 6 decessi di homeless in situazioni di marginalità e abbandono cosa che non si è verificata quest’anno con la presenza del progetto di Accoglienza degna.
Riteniamo che questo sia un risultato importante ottenuto proprio aprendo gli spazi H24 e superando la logica del dormitorio tout court, dando la possibilità a tutti gli homeless di avere un luogo riscaldato con servizi e attività a supporto (Sportello Salute, Spazio d’ascolto con due aperture settimanale, servizio doccia e merenda, Sportello lavoro e counseling).
La proposta presentata al Comune va a qualificare l’intervento di accoglienza rimuovendo gli aspetti legati all’emergenzialità del servizio legata solo alla necessità di un riparo notturno, prevedendo l’integrazione attraverso l’utilizzo degli spazi assegnati anche per svolgere attività di inclusione già avviate e alcuni in fase di avvio che nel futuro possano dare risorse sufficienti alla completa autonomia della struttura.
Se il Piano strategico rispetta le caratteristiche della sua definizione questa proposta di progetto dovrebbe essere portata avanti prioritariamente per realizzare un buon esempio/prassi ripetibile in altri quartieri per rispondere agli effetti del sistema economico neoliberista con umanità e dignità alle esigenze di una parte della società e della popolazione che soffre e che più di altre necessità di aiuto e sostegno. In futuro soluzioni come quella proposta potranno dare sorprendenti risultati per la creazione di piccole comunità di economia circolare.
Per queste ragioni lanciamo un appello urgente al Comune di Rimini per sostenere la completa realizzazione del progetto e dare continuità all’esperienza della Casa Andrea Gallo (Don) #perlautonomia, dando un segnale preciso a chi specula sulle paure e le paranoie identitarie attraverso il riconoscimento del progetto sociale della casa e i positivi effetti sul quartiere e sulla città.
Gli urbanisti del Percorso Partecipato Madi_Marecchia (Bernhard Neulichedl – Fausto Battistel) – Volontari/e Casa Andrea Gallo (Don) #perlautonomia