Comunicato Stampa
Alla Stampa locale, alle Rappresentanze istituzionali, agli Amministratori locali, alle Rappresentanze politiche sindacali sociali ed economiche, ai Cittadini e a tutti quanti esercitando il proprio diritto di cittadinanza, intendono portare un contributo al problema dell’accoglienza degna, oggi di grande impatto sociale e culturale a Rimini come altrove.
Lunedì 3 ottobre alle ore 14.30 presso la sede di Casa Don Gallo in via De Warhema 26 è convocata la Conferenza Stampa-Incontro promossa dalle Associazioni “Rumori Sinistri” e “No border” insieme ai volontari di ogni estrazione culturale e politica che in questi mesi hanno collaborato alla realizzazione del progetto denominato Casa accoglienza degna per homeless Don Gallo.
Casa don Gallo” rappresenta una delle rare novità progettuali con risultati evidenti, in un panorama locale e nazionale dove, tranne rari casi, si mira al più immorale dei profitti e della speculazione, quello esercitati sui diseredati, i senza tetto e i poveri di ogni nazionalità.
Nel corso della Conferenza Stampa-Incontro si darà risposta alla lettera dell’Amministrazione Comunale di Rimini inviata in questi giorni a Casa Don Gallo nella quale si intimano e minacciano uno sgombero forzoso e punizioni autoritarie, quando siamo di fronte ad una questione abitativa importante e non solo a una stagionale “emergenza freddo”.
Casa Don Gallo non è responsabile di un’inadempienza contrattuale. Con i suoi numerosi progetti avviati in percorsi partecipati e praticati (il Guardaroba solidale, le Raccolte solidali, l’Orto Madiba, lo Sportello Salute – aperto a tante persone esterne –, i Laboratori “Le cose che servono”, la pizzeria solidale “Il Varco”, il mercatino dei produttori indipendenti…), con la garanzia agli abitanti di Casa Gallo di colazione, merenda (e talvolta pasti) e di servizi essenziali, grazie alla solidarietà e alla messa in comune di competenze professionalità e progettualità, a Casa Don Gallo va semmai imputato un eccesso di adempimento nei doveri civici dei suoi abitanti e dei suoi attivisti e volontari.
Nella lettera di diffida del Dirigente dei Servizi di Protezione Sociale si evidenzia il gravame delle spese di utenze dal 16 aprile, dimenticando che la mancata liquidazione del contributo previsto per il progetto dell’emergenza freddo (24 dicembre-15 aprile) garantisce più che ampiamente e generosamente tale risibile somma.
Il buon senso rende ridicola questa cifra rispetto ai costi sociali che la Città avrebbe dovuto sopportare in questi mesi mettendo sulla strada un esercito di invisibili senza diritti ma con bisogni primari quali il tetto e il pane, a disposizione di qualsiasi ricatto, sfruttamento nel lavoro e conseguente evasione fiscale e con un considerevole aumento della marginalità e del disagio sociale: insomma fenomeni che ogni Amministrazione comunale dovrebbe aspirare a contenere anziché incentivare. Casa Gallo fa la sua parte attraverso la pratica di una inclusione virtuosa, che produce ricadute positive sul tessuto economico e sociale cittadino. Il vero civismo, se vuol esser tale, si schiera per l’inclusione, per l’accettazione dell’altro e dell’escluso.
Nell’occasione dell’incontro, aperto a tutti i cittadini e a cui sono in particolare invitati il sindaco Andrea Gnassi, l’assessore Gloria Lisi e il dirigente del settore Bruno Borghini, ma anche tutti coloro che parlano di Casa Gallo senza averla conosciuta, nonché gli esponenti della sedicente sinistra da terrazza, si comunicheranno le azioni che verranno intraprese, al fine non solo di evitare che l’esperienza si concluda con la chiusura degli spazi attualmente attivi e la messa in strada dei quaranta e più abitanti ospiti di Casa ma per ottenere una spazio ancora più ampio e più degno.
Casa Andrea Gallo (Don) #perlautonomia