Ci aspettano tanti piatti e prelibatezze della cucina della madre terra.
Ci aspetta uno spazio di ascolto, discussione, cooperazione e divertimento.
Siamo noi l’impresa sociale di classe, siamo noi le pratiche di mutualismo nella crisi e NOI possiamo contare molto in vertenze come quella di Artoni.
Una vertenza che ci mostra come è in nome della legalità – quella autoritaria, quella del più forte, quella del capitale e del suo comando – che è lecito barattare diritti e salute, con sfruttamento e nocività nei luoghi di lavoro… Nel nome del dio denaro e delle lobby finanziarie, 28 persone rischiano di essere licenziati perché non si sono piegate a questi imperativi.
Hanno detto un grande OXI, lo stesso dei greci il 5 luglio scorso, lo stesso dei rifugiati che in queste settimane quando dopo essere stati gasati, caricati, pestati, lasciati morire in mare e/o in strada, hanno rotto il confine mostrandoci che l’Europa è Fortezza ma anche campo di forza dipende da chi lo investe; lo stesso OXI degli insegnati e dei collettivi studenteschi che si sono riuniti, il 5 e 6 settembre a Bologna, per gli stati generali della scuola; lo stesso OXI che abbiamo detto in tanti e tante contro il Jobs Act e la precarietà il 10 settembre all’assemblea della coalizione dello Sciopero sociale e ripetuto a più voci e da più pezzi di società, domenica 13 settembre, all’assemblea della Coalizione sociale o che riecheggia in questi giorni nei pressi di Kobanê grazie alla carovana internazionale per chiedere l’apertura di un canale umanitario e la fine delle violenze del governo Turco contro la popolazione curda.
Insieme possiamo tutto, sosteniamo chi ha bisogno della solidarietà umana, del portare insieme anche le paure, le angosce che emergono dalla perdita del posto di lavoro e dalla precarietà economica per non arrendersi allo stato di cose presente, perché è durissima quando tocca a te direttamente ed hai bisogno di sentire il calore umano e la comprensione.
Invitiamo la città solidale, gli artisti, gli attivisti e le attiviste del territorio a vivere con noi questo giornata, ad attraversarla e trasformarla in una grande occasione per coalizzarci insieme e lottare per i diritti e la dignità nel lavoro anche in Romagna. Il ricavato di tutta l’iniziativa andrà a sostegno della Cassa di Mutuo Soccorso per i lavoratori Artoni.
Vi aspettiamo!
#MaiSchiavi #ArtoniNuoceAllaSalute #ReintegroSubito
Programma
Domenica 20 settembre 2015
- ore 13:00: Pranzo sociale e solidale con i lavoratori Artoni (non c’è bisogno di prenotazione)
- ore 14.30: Assemblea “Nocività nei luoghi di lavoro e sfruttamento. Come tutelarsi dai danni alla salute?” con Giacomo Pacassoni (Medico del lavoro e consulente ADL Cobas)
- dalle ore 15.30: Pomeriggio di festa con musica dal vivo, merenda per i piccoli, socialità
presso “Magazzino Parallelo” via Genova, 70.
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Verso le tappe di avvicinamento verso le prossime mobilitazioni dell’autunno, dallo Sciopero nazionale della Logistica alla Manifestazione a Roma del 17 ottobre per il reddito contro la povertà.
N.B.: Il ricavato di tutta l’iniziativa andrà a sostegno della Cassa di Mutuo Soccorso per i lavoratori Artoni necessaria per sostenere alcune spese (bollette, visite mediche, contributo per l’affitto) viste le enormi difficoltà economiche che stanno incontrando a seguito della rappresaglia agita da Artoni e Stemi Logistica contro le lotte per la salute e la dignità in questo cantiere della logistica e l’espulsione dei 28 lavoratori dal cantiere di Pievesestina.
Comunicato
I motivi della lotta dei lavoratori ARTONI di Cesena: reintegro subito!!!
A seguito del perdurare di una situazione conflittuale molto tesa fra lavoratori, Stemi Logistica Soc. Coop. e Artoni, dovuta ai carichi di lavoro, alla rappresaglia antisindacale e al mancato acquisto di alcuni dispositivi di sicurezza necessari per svolgere il lavoro senza arrecare danni permanenti alla salute dei lavoratori nonché a strategie economiche/finanziarie da parte del committente (Artoni) volte ad eliminare i lavoratori ribelli, rei di non volersi piegare ai ricatti di un lavoro nocivo e sfruttato, la cooperativa Stemi Logistica, ha deciso in accordo con Artoni di lasciare il cantiere di Pievesestina dalla mezzanotte di mercoledì 5 agosto, mettendo in ferie fino alla fine di agosto tutti i lavoratori con l’ipotesi di attivare a partire dai primi di settembre la Cigs in deroga.
Stemi Logistica, cooperativa interna al Consorzio Carisma di Bologna, che gestisce la stragrande maggioranza dei cantieri di Artoni sul territorio nazionale, ci mostra il vero ruolo del socio lavoratore: nascondere un rapporto di lavoro dipendente e subordinato all’effettivo datore di lavoro che è il committente (in questo caso Artoni) per estrarre maggiori profitti dal lavoro vivo e rendere più ricattabili i lavoratori.
Non si spiega altrimenti come mai una cooperativa non difenda l’appalto e i posti di lavoro che tale appalto garantisce.
Il rischio è che 28 lavoratori da settembre siano licenziati se Stemi Logistica non ricolloca in tempi brevi i lavoratori in altri appalti: per questo abbiamo chiesto – durante il tavolo in Prefettura avvento il 10 agosto, conquistato con il blocco del venerdì – il ricollocamento IMMEDIATO dei lavoratori espulsi dal magazzino Artoni rei di avere lottato per il rispetto delle leggi che tutelano la salute dei lavoratori e per la loro dignità!
Artoni, il committente che versa in una grave crisi economica con enormi ritardi nei pagamenti (a 120 giorni dalla fatturazione), ha prima formato presso il cantiere di Padova e poi assunto direttamente 8 nuovi facchini che dal 10 agosto hanno iniziato a lavorare presso il cantiere, in sostituzione dei 28 lavoratori occupati precedentemente presso il magazzino e durante il tavolo prefettizzio del 10 agosto ha cercato strategicamente di lavarsene le mani, inviatando la cooperativa Stemi, che ricordiamo non è la nostra unica controparte anzi, e ribadendo in più occasioni, durante l’incontro, che non ha nessun interesse a reintegrare i 26 lavoratori estromessi con astuzia dal cantiere di Pievesestina.
Per queste ragioni abbiamo deciso di promuovere un Presidio permanente all’Artoni durante le ore del giorno, con infopoint e materiale informativo, sulla vertenza che dal dicembre del 2013 portiamo avanti come Associzone diritti lavoratori in uno dei tanti avamposti di sperimentazione delle nuove forme di sfruttamento e di attacco alla vita che caratterizzano sempre di più il mercato del lavoro in Italia. Perchè un presidio permanente? Perchè quando la nocività dei luoghi di lavoro è funzionale ai meccanismi di produzione e di comando dell’impresa sul lavoro vivo e non si fa nulla per invertire questi rapporti di forza, non si è più semplici lavoratori ma schiavi. Qui ci sono uomini liberi che non si sono arresi!
Chiediamo alla città solidale, agli artisti, agli attivisti e alle attiviste del territorio di vivere con noi questo presidio di attarversarlo e di trasformarlo in una grande occasione per coalizzarci insieme e lottare per i nostri diritti e la nostra dignità anche in Romagna. Reintegro subito!
#MaiSchiavi #RibelliAiRicatti #Salario #Dignità
Lavoratori Stemi Logistica/Artoni Pievesestina – ADL Cobas E.R.