Anche questa mattina siamo stat* presenti in forma solidale a difendere un nuovo accesso dell’ufficiale giudiziario in un alloggio Acer. Domani mattina ce ne sarà almeno un altro. Sarà sempre presso un alloggio Erp in cui vive una donna seguita dallo Sportello Casa ADL Cobas.
La violenza di genere e istituzionale assume anche queste forme: togliere l’accesso ad un alloggio sicuro, mettendo alla porta due donne, una delle quali con una figlia minore, entrambe con problemi di salute che si sono aggravati da quando vivono con la spada di Damocle dello sfratto sulla testa. Entrambe rischiano di dover lasciare un alloggio – dove si erano ricostruite una vita e un’autonomia dopo essere state vittime di violenza domestica da parte dei propri ex partner – a causa di cavilli burocratici a cui Acer e l’Ufficio Casa del Comune di Rimini si aggrappano e che utilizzano per aumentare il turn-over negli alloggi popolari. Una bella vergogna, a fronte di tante parole spese dalla giunta su questi temi!
La città è in mano a proprietari e agenzie immobiliari – alcune delle quali truffaldine ma in piena attività – spuntate come funghi e destinate alla gestione degli affitti brevi. Non ci sono pressochè più alloggi con affitti annuali, e la speculazione galoppa per residence e affitta-camere che propongono prezzi da paura e chiudono le porte a nuclei famigliari e proprietari di animali.
Dov’è il tanto declamato diritto alla casa a Rimini?! Quali sono le strategie e le azioni politiche pensate per garantire la residenzialità in una città ad alta tensione abitativa e con un’economia prettamente turistica? Continuiamo a chiedercelo perchè quello che osserviamo sono dei gran contributi economici a pioggia che vanno ad alimentare i circuiti delle strutture turistiche ma nessuna azione volta ad intervenire e regolamentare il mercato degli affitti privati.
E così le scelte di questa amministrazione stanno trasformando Rimini un giorno dopo l’altro in una città per pochi, sempre più escludente ed inaccessibile, che punta ad attrarre un turismo di lusso senza pensare alla tutela dei propri ecosistemi, non umani ed umani, che sono alla base della salute di ogni città.
Sportello Casa ADL Cobas Emilia Romagna (per contatti e info inviare messaggio WhatsApp 320 1143966)