Colazione anti-sfratto: ottenuto RINVIO al 27 aprile!

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Questa mattina come Sportello casa ADL Cobas abbiamo presidiato in forma solidale l’alloggio ACER dove risiede Paola insieme a sua figlia di 11 anni.

Abbiamo conosciuto Paola durante il primo lockdown quando, a distanza di poche settimane dalla morte del padre, ACER le ha comunicato che per via di un cavillo burocratico, avrebbe dovuto lasciare l’appartamento in cui vive da tanti anni, pagando con regolarità l’affitto.

Una situazione surreale, poiché in questo modo si sta spingendo un nucleo che fino a questo momento ha sempre provveduto al proprio sostentamento verso una presa in carico (anche economica) da parte dei servizi sociali. Per giunta tutto ciò avviene in presenza di una minore che sta seguendo un percorso scolastico nel territorio.

E dopo lo sfratto la risposta quale sarà? I contributi economici per trovare – rigorosamente in autonomia – una soluzione abitativa nell’inaccessibile mercato immobiliare privato?! Più che ridurre i danni, ci sembra che ACER e Amministrazione comunale stiano contribuendo ad aggravare ancora di più la bomba sociale presente sul fronte abitativo in città, dove ricordiamo sono 88 i nuclei con minori sotto sfratto. Quali azioni si stanno mettendo in campo per affrontare questa situazione esplosiva?

Dopo il primo accesso avvenuto lo scorso febbraio, questa mattina l’Ufficiale giudiziario si è presentato con il funzionario di ACER per eseguire lo sfratto (ma senza la forza pubblica che aveva minacciato di portare). Denunciamo l’atteggiamento totalmente fuori luogo, arrogante e provocatorio da parte del funzionario del Tribunale, che ha evitato il confronto con ǝ delegatǝ sindacali e cercato di intimidire più volte Paola. Ma questa volta Paola non era sola e, grazie alla presenza solidale ed organizzata delle famiglie che si stanno attivando all’interno del percorso di lotta per la casa, è riuscita a strappare un rinvio al prossimo 27 aprile.

Quello che ci siamo trovatǝ davanti è una situazione drammatica, dove prima dell’accesso di Paola, l’Ufficiale giudiziario si è recato presso altri due alloggi ACER, adiacenti al palazzo da noi presidiato. La presenza del presidio solidale ha evitato l’esecuzione anche di uno di questi due sfratti.

Durante il tempo trascorso, abbiamo avuto modo di incontrare e parlare con diversǝ inquilinǝ ACER sottosfratto e non, che ci hanno riportato diverse problematiche e criticità, tra le quali anche un aumento continuo e consistente delle tariffe richieste per la locazione degli alloggi. Ci chiediamo provocatoriamente se l’obiettivo di ACER sia quello di promuovere il turn-over degli alloggi facendo cadere le persone in morosità per poi sfrattarle..

Non possiamo fare a meno di continuare a notare l’assenza di un intervento politico che vada oltre la contingenza dei problemi che si presentano giorno per giorno, avendo una visione di medio-lungo termine per risolvere in modo strutturale i problemi ormai annosi e sempre più gravi dell’abitare a Rimini, perché la casa è in diritto fondamentale, perché la casa è dignità.

NESSUNƏ DEVE RESTARE SOLƏ!

UNA CASA PER TUTTƏ!

ADL Cobas

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