A Rimini come a Fermo e a Gorino il razzismo si manifesta con la sua violenza. Questo razzismo nutrito dai populismi xenofobi della Lega nord e d un’organizzazione neofascista, come forza nuova, lasciata liberamente manifestare attraverso pseudo raccolte solidali razziste (prima gli italiani) con catene sotto i giubbotti, dove questuanti o migranti che vanno a fare la spesa vengono sistematicamente offesi e linciati verbalmente o le cosiddette “passeggiate per la sicurezza” alias le ronde pratiche del tutto illegali ma consentite in tutto il territorio provinciale.
Per non dimenticare il vergognoso dibattito sul trasferimento del campo di via Islanda.
A questo si aggiungono le politiche respingenti delle istituzioni locali ad ogni livello (vedi l’ultimo Pacchetto Minniti o l’accoglienza emergenziale) nei confronti dei migranti, dei titolari e richiedenti protezione internazionale e quelle di rigore nella spesa pubblica e sociale che aiutano il clima della guerra agli ultimissimi anziché ad un potere che ad ogni livello alimenta un malessere diffuso che trova nei migranti, negli oppressi un capro espiatorio.
La gestione volutamente fallimentare del fenomeno migratorio insieme alla normalizzazione dell’austerità producono cronache di ordinario e violento razzismo, mentre gente degna che si organizza per rispondere ai nuovi bisogni abitativi prodotti da queste politiche viene schernito stigmatizzato represso.
La situazione dello Sgombero di casa Gallo e i fatti della Conad dello scorso 26 marzo sono lì a ricordarcelo. Bisogna agire subito e chiamare alle loro responsabilità tutte le istituzioni e realtà sociali del territorio che in questi anni nulla hanno fatto per agire su questo clima montante perché quello che è un fatto di cronaca nera di stampo razzista rischia di diventare una terribile ma voluta normalità nella nostra città. Città dove ci sono reti solidali e persone degne che non faranno MAI – come ci ha esortato Don Ciotti Martedì scorso – un passo indietro nella lotta per una società più giusta ed umana.
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Manila Ricci