SOLIDARIETA’ E COMPLICITA’ CON LE PERSONE CHE HANNO RESISTITO A PRIMAVALLE PER IL DIRITTO AD UNA VITA DEGNA
Dalla scorsa notte fino a qualche ora fa, centinaia di persone a Roma hanno provato a difendere quella che dal 2003 era divenuta la loro casa: l’ex scuola Don Bosco di Primavalle, in via Cardinal Capranica, che da spazio abbandonato e lasciato al degrado, come ben presto tornerà ad essere, attraverso la sua riqualificazione e riutilizzo, aveva dato un tetto e una stabilità abitativa a circa 340 persone, tra cui 70 famiglie e un’ottantina di minori, persone disabili e anziane.
Una resistenza non come pratica residuale ma di difesa del diritto alla vita, ad una vita ed un abitare degni, messa in atto da e per tutte le persone che in via Cardinal Capranica avevano in questi anni trovato una propria stabilità. Alla richiesta da parte di chi viveva nell’ex scuola sgomberata di soluzioni abitative alternative per tutti, lasciando giustamente integri i nuclei famigliari, il Comune ha risposto mettendo a disposizione soluzioni assai precarie ed emergenziali: case famiglia e centri di accoglienza. Soluzioni istituzionali ancora lontane dal mettere al centro i bisogni reali delle persone, i loro desideri, la loro quotidianità e che oltretutto vanno, per certi versi, ad aumentare anziché ridurre il “problema” poiché divengono funzionali ad alimentare un rapporto di dipendenza tra le famiglie e i/le singoli/e e i Servizi. A ciò si aggiunge anche una questione economica: questi interventi spot ed emergenziali richiedono un dispendio economico notevole in confronto alle ricadute e agli obiettivi che riescono a raggiungere.
Di nuovo la legge e i parametri sulla sicurezza vengono anteposti alla vita delle persone, andando ad aumentare le esibizioni di forza del ministro Salvini nei confronti dei più deboli.
Una sceneggiatura violenta e lugubre alla cui costruzione continueremo ad opporci quotidianamente, senza se e senza ma, stando ieri al fianco della Capitana della Sea-Watch 3 Carola Rackete, oggi al fianco di quelle donne e quegli uomini che con coraggio e determinazione hanno rivendicato la loro non invisibilità.