Conferenza stampa partecipata: La solidarietà non si sequestra! #dissequestrosubito

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Conferenza stampa partecipata ad una settimana dal sequestro della Cucina Sociale di Casa Gallo
Giovedì 6 Aprile alle ore 14.30 davanti alla Stazione locale del Comando dei carabinieri/Guardia forestale in via Roma n.64
Invitiamo la cittadinanza solidale a partecipare e a manifestare il proprio dissenso per chiedere il dissequestro immediato della cucina sociale.

Rimini come Ventimiglia. Punire la solidarietà politica che produce nuove diritti

Giovedi 30 Marzo, verso l’ora di pranzo, a Rimini, abbiamo appreso che risistemare una casetta di 3 mq lasciata all’abbandono per realizzare una Cucina Sociale e far si che persone senza casa, tutte vittime del sistema economico neoliberista, che vivono attivamente l’esperienza di Casa Andrea Gallo possano autonomamente prepararsi da mangiare è considerato “abuso edilizio” (https://www.casamadiba.net/?p=3686).
Abbiamo scoperto che sul nostro territorio può essere considerato normale sequestrare il diritto alla sussistenza, il diritto alla vita.
Crediamo sia vergognoso l’accanimento istituzionale ad ogni livello contro l’esperienza di Casa Andrea Gallo e i suoi abitanti, persone che non chiedono altro che un posto dove stare per ricominciare a vivere una vita “normale”, persone abbandonate dalle istituzioni, fino al punto in cui da quelle stesse istituzioni vengono private della semplice e “normale” possibilità di poter cucinare, avere quindi restituita la libertà di poter decidere autonomamente cosa e quando mangiare senza dover continuare ad essere costretti a dipendere dalla carità gerarchizzata e allineata con il Sistema (http://www.citizenrimini.it/casa-don-gallo-lo-scandalo-della-cucina-abusiva/).
3 mq sequestrati celermente dopo essere stati per anni abbandonati e lasciati all’incuria, 3 mq sequestrati di fianco a capannoni stracolmi di eternit che stanno li senza alcuna bonifica, 3 mq sequestrati nel pieno di un’area, quella ex Hera, abbandonata a se stessa mentre i veri abusi edilizi che costellano un territorio martoriato dalla cementificazione selvaggia continuano, le infiltrazioni della malavita si radicano sempre di più e il lavoro è sempre più sfruttato.
Quella che qualcuno chiama “legalità” si allontana sempre di più da quella che è l’umanità e dal principio di giustizia sociale che dovrebbe animare ogni intervento istituzionale che miri a favorire la sicurezza della cittadinanza, le relazioni e i legami solidali, il contrasto ad ogni forma di razzismo e discriminazione.
Rimini come Ventimiglia, dove il Sindaco, anch’esso del PD, ha dato il via ad un’ordinanza dove si dichiara “vietato dare da mangiare ai migranti”, ordinanza che ha permesso qualche settimana fa la denuncia da parte delle forze dell’ordine di tre volontari che stavano distribuendo panini e tè caldo ai migranti, forze dell’ordine sempre ligie quando si tratta di assolvere una legalità che puzza di rappresaglia contro gli ultimi e non risponde ad alcun principio se non il mantenimento di uno status quo dove i poveri sono sempre più poveri e tali devono rimanere..
Migranti che ancora oggi stazionano a Ventimiglia tentando in qualche modo di oltrepassare il confine con la Francia, una delle tante frontiere respingenti della Fortezza Europa dove sono diverse le persone morte o sono state picchiate nel tentativo di oltrepassarla.
Si punisce la solidarietà che oggi più che mai assume una valenza politica fortissima. A Ventimiglia come a Rimini, la solidarietà la si stigmatizza nel tentativo maldestro di capovolgerne il senso; ma per il PD cosi come per le destre non c’è nessun problema, anzi, a breve entrerà in vigore il famigerato Pacchetto Minniti (dopo di lui solo le leggi razziali possono chiudere il cerchio di un ventennio di politiche dell’odio contro i migranti e le categorie più vulnerabili, una guerra agli umani in atto in tutta Europa peraltro), decreto che sottrae diritti a tutti e a tutte, indistintamente, e da gambe e strumenti al disegno di criminalizzazione della povertà, della marginalizzazione di chiunque sia considerato “diverso” e per questo “indecoroso” secondo il surreale criterio di chi, di fatto, sta conducendo la politica e le istituzioni sul terreno del razzismo finalizzata ad imporre una visione morale e sociale dell’ordine pubblico precostituita. Un vero e proprio progetto di controllo sociale che prevede l’impiego di specifici strumenti per disciplinare categorie di persone considerate pericolose, sgradite, quasi inumane. Questo è inaccettabile, così come sono inaccettabili le multe a volontari che distribuiscono cibo agli indigenti o le denunce a centinaia di attivisti/e che ovunque in tutta Europa lottano per la libertà di movimento, per il diritto alla vita, fino ad azioni come il sequestro vergognoso della nuova Cucina Sociale che qui a breve avremmo inaugurato con gli/le abitanti di Casa Gallo.
Ci tolgono il diritto di essere solidali, ci tolgono il diritto di poter provare a vivere una vita degna, lo tolgono a noi e a tutti coloro ai quali invece bisognerebbe dare un aiuto e un sostegno concreto, lo fanno secondo la loro concezione malata di “legalità” e il capovolgimento totale del concetto di umanità. Oggi più che mai è fondamentale denunciare e opporsi a questa deriva totalmente razzista, che ha lo scopo di metterci tutti contro tutti e alimentare un’insopportabile tensione sociale che non serve a nessuno se non a chi vuole mantenere l’ordine costituito, dai liberisti ai fascisti.
Giovedì 6 Aprile alle ore 14.30 davanti alla Stazione locale del Comando dei carabinieri/Guardia forestale in via Roma n.64, a una settimana dal vergognoso sequestro di quella che doveva essere la cucina sociale di Casa Andrea Gallo e alla denuncia per abuso edilizia contro una attivista di Casa Madiba e referente per il diritto all’abitare attraverso lo Sportello Casa dell’ ADL Cobas Emilia Romagna. Nessuno può toglierci il diritto di mangiare. Nessuno può toglierci il diritto di vivere una vita degna.
La nostra umanità non sarà schiacciata!
Invitiamo la cittadinanza solidale a partecipare e a manifestare il proprio dissenso per chiedere il dissequestro immediato della cucina sociale.
Casa Andrea Gallo Rimini #perlautonomiaCasa Madiba Network

30 Marzo 2017 – La Guardia forestale sequestra la nuova Cucina sociale di Casa Gallo:

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