Sconfiggere la povertà non è un atto di carità, è un atto di giustizia.
Dal 24 dicembre 2015 è nata la Casa Don Andrea Gallo per l’autonomia nell’ex Stamperia di via De Warthema, una casa per l’accoglienza degna dei poveri della città, i senza casa, i senza diritti, gli/le invisibili.
Fra loro come erroneamente si pensa non ci sono solo migranti e rifugiati ma anche tanti cittadini e cittadine italiani/e abbandonati dalla istituzioni. Molti sono uomini adulti e divorziati, altri giovani in cerca di un futuro dignitoso, altre donne vittime della violenza domestica. Fra i rifugiati e i migranti accolti ci sono i sopravvissuti dei viaggi della morte, quelli dei barconi ma anche vittime dello sfruttamento lavorativo, del caporalato e della precarietà che si stringe sempre più anche intorno ai nostri giovani.
La solidarietà per noi non ha linea del colore, la solidarietà non ha nazionalità, come ci ricorda non solo Don Andrea Gallo, prete di strada a cui abbiamo dedicato questo progetto di accoglienza, ma anche Papa Francesco. “Il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, dei poveri, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”.
Queste sono le parole di Papa Francesco quando parla degli ultimi e dei poveri, ovvero delle persone che sono accolte o state accolte in questi mesi alla Casa Andre Gallo (Don), persone con le quali sono stati attivati percorsi sociali di inclusione e di uscita dall’invisibilità, valorizzando la rete territoriale solidale che ha abbracciato la Casa e che l’ha sostenuta con la generosità dei doni che hanno garantito servizi essenziali non previsti nel progetto richiesto dal Comune: la colazione, la merenda, la cena collettiva della domenica sera. Questa generosità, quella che noi abbiamo definito la RIMINI DEGNA, è molto importante per chi non ha nulla, sia esso italiano o straniero.
Crediamo inoltre che la presenza della Casa abbia acceso una luce e portato vita in un luogo abbandonato da decenni (area ex Hera) e circondato dal degrado che si produce quando gli spazi non si abitano e non si vivono.
Casa Andrea Gallo (Don) è un presidio di sicurezza sociale che ha acceso una luce nel buio dell’area ex HERA ed ha portato benefici per tutti gli/le abitanti del quartiere. Pensiamo ad esempio all’apertura del varco che collega via De Warthema al piazzale/parcheggio di via Dario Campana. Siamo stati noi a richiederlo proprio per permettere una maggiore fruibilità degli spazi senza arrecare pressione o disagio sulla via De Warthema.
Qualcuno ci dice che c’è paura e indifferenza intono a questo progetto di accoglienza degna, che impiega 9 volontari italiani nelle attività, oltre al supporto di un Coordinamento tecnico di supervisione per le attività della casa e sugli/sulle abitanti. La presenza dei volontari e le attività portate avanti rimuovono tutti quegli ostacoli formali che producono stigma sui poveri (i nostri abitanti non rubano!), ma al contempo sono diventati anche un punto di ascolto per il quartiere. In più di un’occasione alcuni abitanti del quartiere ci hanno segnalato situazioni di disagio all’interno del Parco Marecchia o dell’area abbandonata circostante in cui siamo intervenuti personalmente e positivamente per risolverle. Tutte situazioni non legate alla Casa.
Abbiamo inoltre presentato al Comune un progetto di riqualificazione dell’area che si chiama “Percorso Partecipato Madi_Marecchia” che si pone l’obiettivo di realizzare orti urbani pubblici, spazi di gioco e fruibilità per bambini ed anziani oltre a ripensare le funzionalità degli spazi dell’ex Stamperia per renderli ancora più adeguati alle attività solidali e sociali che portiamo avanti.
In una società dove l’1 per cento della popolazione mondiale possiede una ricchezza pari a quella del restante 99 per cento chiedere diritti per i più poveri significa chiederli per tutti e tutte noi, aiutare i più poveri significa aiutare e migliorare tutta la nostra società.
Casa Andrea Gallo (Don) Per l’Autonomia, la RIMINI DEGNA che dice PRIMA LE PERSONE!