La crisi negli ultimi mesi si è fatta più dura anche nei territori della ricca Emilia Romagna.
I dati diffusi dall’ISTAT sulle condizioni di povertà sono drammatici. Ci mostrano un Paese in cui accanto agli spot propagandistici del Governo Renzi sugli 80 euro, pensati più per riattivare i consumi stagnanti del ceto medio impoverito che come strumento ridistributivo e di sostegno al reddito, nessuno sembra occuparsi dello Stato Sociale, ormai definitivamente cancellato con le ultime riforme del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, insieme ai tagli lineari ai servizi sociosanitari e alle politiche abitative. Nessuna misura infatti è stata attivata, ma nemmeno pensata, per far fronte a questa che è una vera e propria emergenza.
Emergenza che produce sfratti (in netto aumento in tutto il territorio regionale), nuovi homeless, nuove forme di sfruttamento sulla vita, nuove povertà.
Quindi, ad un quadro di governance europea sempre più autoritaria (si veda la vicenda della Grecia), con la crescita di un nazionalismo sempre più sfrenato, spinto proprio grazie all’azione delle oligarchie politico/finanziarie europee e in particolare modo dalla Germania e che nel nostro Paese si mostra in questi giorni (da Nord a Sud) con i raid contro i centri di accoglienza per i rifugiati, possiamo rispondere solo con la lotta e la riappropriazione di beni pubblici dismessi e destinati ad essere svenduti ai soliti speculatori.
Per questo la nuova occupazione abitativa di ADL Cobas Emilia Romagna e Ioccupo dell’ex sede INPDAP, in Via dei Mille 9 a Bologna, è una ventata di ossigeno per tutti e tutte coloro che credono che l’alternativa vada costruita dal basso, a partire dalle persone, dalle risposte ai loro bisogni, dal mutualismo e dalla cooperazione fra chi l’austerity l’ha subita perché ha perso il lavoro o lavora in condizioni di estrema precarietà e non è più riuscito a pagarsi un affitto e chi invece l’ha incontrata sui confini, sulle frontiere della Fortezza Europa.
Da oggi quasi un centinaio di persone, 15 bambini e bambine, hanno un tetto dignitoso in cui poter vivere. Questo dovrebbe bastare per ricordarci che prima delle leggi, delle banche, dei soldi ci sono le persone.
Un vero e proprio movimento per la vita contro l’austerity prende sempre più forma nella nostra regione.
Lunga vita ad OXI, lunga vita ai ribelli! – #UnaCasaPerTutti #IoOccupo
Casa Madiba Network