Due anni di carcere: è questa la condanna che dovrà scontare Dana Lauriola, prelevata all’alba di giovedì scorso, esattamente una settimana fa, dopo che il Tribunale di Torino ha rifiutato le misure alternative chieste dalla difesa. È preoccupante che in Italia si possa finire in carcere per un blocco stradale ed è ancor più preoccupante che tra le motivazioni dietro questa misura repressiva ci il fatto che Dana risiede a Bussoleno e “non ha mai preso le distanze dal movimento NO TAV“.
L’incarcerazione di Dana ci dimostra come nell’Italia cosiddetta democratica il dissenso e la lotta politica sono puniti come atti criminali, arrivando a mandare in carcere, nonostante l’emergenza sanitaria non sia ancora conclusa, una donna colpevole di aver fatto sentire la sua voce contro un’opera inutile e dannosa.
La magistratura vuole far passare da criminali persone che lottano per la propria valle e per i propri diritti contro la militarizzazione del territorio e la sua distruzione in nome del profitto e colpisce i singoli attivisti (come nel caso di Dana, incensurata) per colpire l’intero movimento.
Questa violenta repressione che colpisce da sempre il movimento NO TAV è uno dei campanelli d’allarme sullo stato della democrazia in Italia: non è accettabile che il conflitto sociale, le lotte ambientaliste e la difesa del bene comune vengano puniti con l’arresto di chi vi partecipa.
La repressione del dissenso non è compatibile con la democrazia.Siamo vicin* a Dana e continueremo a lottare con lei e con tutt* compagn* NO TAV.Per queste ragioni ieri durante la mostra/mercato I custodi del cibo – Mostra/Mercato dei produttori indipendenti abbiamo voluto testimoniare la nostra vicinanza e solidarietà a Dana e a tutti i/le attiviste del movimento No Tav. Dana Libera!Libertà per le/i No Tav!Notavinfo Notav
Le foto solidali