Festival Intrecci spaziali conclusa anche la seconda edizione!

Si è conclusa anche la seconda edizione del festival Intrecci Spaziali. Migrazioni, Accoglienza e Comunità in occasione della Giornata dell3 Rifugiat3

Tantissime le persone che hanno attraversato le attività pomeridiane e i concerti serali.

Tantissime anche quelle che hanno visto la mostra sulla Balkan Route e ascoltato le testimonianze dirette dei protagonisti.

L’intento di questo progetto fotografico e narrativo è quello di mostrare e denunciare le storture e le mancanze di un sistema che ha necessariamente bisogno di essere cambiato, con l’obiettivo di sviluppare un sistema di accoglienza che metta al centro la persona e i suoi bisogni, un sistema che non guardi alle persone richiedenti asilo solo come a numeri di cui avere paura o a manodopera da sfruttare, ma che ne riconosca la dignità di esseri umani.

Alle persone va riconosciuto il diritto di muoversi liberamente, senza essere trattate come criminali solo perché provenienti da aree del mondo che noi abbiamo stabilito essere “sbagliate”, “pericolose” e “incivili”.

La gestione degli arrivi dell3 profugh3 ucraine sul nostro territorio ci ha dimostrato che è possibile attivare risposte sull’accoglienza efficaci e positive, regolarizzando al contempo le stesse persone senza trafile e lungaggini burocratiche assurde.

Abbiamo voluto dedicare questa installazione e l’intervento sul palco dell’iniziativa a Satnam Singh, il lavoratore indiano ucciso mentre lavorava nelle campagne laziali.

La dedichiamo a Bafode, Ebere, Romanus, richiedenti asilo e braccianti agricoli uccisi nel 2018 a Foggia di ritorno dai campi di pomodoro.

Non ci può essere pace senza giustizia!

#humanrights #refugeeswelcome #freedomofmovementforall #unacasapertutti #maischiavi

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La mostra nasce su proposta di Anna, studentessa universitaria, che ha voluto approfondire il tema della violenza del confine con un focus specifico sull’attraversamento della Balkan Route.

Fotografie di Simone Rosa @simo_roz