Report del Guardaroba Solidale del mese di Giugno:
In questo mese ci sono stati 81 accessi:
46 uomini
33 donne
2 altro
70 migranti
23 senza casa
58 persone in precarietà abitativa
10 nuovi accessi
Il 3 giugno non abbiamo potuto aprire il Guardaroba perché le attività sono state compromesse dai sopralluoghi propedeutici allo svuotamento degli edifici individuati per la realizzazione del centro servizi a bassa soglia con i fondi del PNRR, senza alcun avviso da parte del Comune.
Nonostante vari contatti e interlocuzioni con i tecnici, lunedì mattina 3/6 le attivist* si sono trovate un camion con gru nel piazzale.
Siamo di fronte ad un atteggiamento di arroganza da parte del Comune, che continua a mettere in campo azioni di sabotaggio dall’alto delle progettualità sociali sviluppate su questa area, motivo per il quale a novembre e dicembre scorso ci siamo mobilitat* davanti al Consiglio comunale e con la Madiba Street Parade.
Un Comune che dimostra ancora una volta di non avere alcuna considerazione degli sforzi che facciamo per tenere aperto uno spazio safer di cura e sostegno mutualistico come il Guardaroba solidale, attività totalmente autofinanziata, che siamo costrett* a svolgere all’esterno, adattandoci a spazi non adeguati.
E’ questo il modo con cui l’Amministrazione continua ad intendere la co-progettazione? E’ questo il modo con cui l’Amministrazione intende valorizzare esperienze virtuose e innovative del Terzo Settore che si sono sviluppate in quest’area urbana?
Contro il nulla svuota coscienze che avanza, contro la città merce, costruiamo insieme la nostra città del futuro, una città della cura, ecologista, accogliente e solidale.
Il Guardaroba Solidale rischia di non poter essere più operativo dal 6 luglio
Se volete sostenere l’ecosistema di cui Il Guardaroba Solidale fa parte vi chiediamo di firmare l’appello al Sindaco https://chng.it/DDzJH9WGY9
Vi invitiamo inoltre a partecipare al presidio di giovedì 6 luglio alle ore 7.00 a Casa Madiba Network in piazzale Bafode, Ebere, Romanus per fermare il cantiere in programma.
SENZA SOLUZIONI DEGNE, NESSUN CANTIERE