La povertà non è colpa dei singoli. Le persone che la Staffetta Solidale – Rimini segue hanno storie intrecciate. Un minimo comun denominatore dell’indigenza, fra i tanti, è il lavoro povero e irregolare.
Questioni che sembrano scontate come pause, giorni di riposo, limite alle ore lavorate, stipendi dignitosi, non lo sono affatto nell’economia stagionale (e non solo).
Quando si privano le persone dei diritti basilari del lavoro, il prodotto è la vulnerabilità economica di molti.Il ragionamento non può fermarsi nemmeno ai singoli imprenditori.
Non è il singolo imprenditore ad essere malvagio, è il sistema turistico che si rivela fallace. La turistificazione di una città comporta l’aumento dei prezzi per gli abitanti, l’impoverimento degli stipendi e delle condizioni di lavoro, la banalizzazione della città come parco tematico, lo scollegamento dell’economia dai bisogni di chi vive la città tutto l’anno.
Il tutto sorretto dalla logica di risparmio sui costi per poter offrire il prezzo più basso e competitivo al turista (e per intenderci, i costi sul lavoro sono sempre stipendi, contributi, sicurezza sul lavoro, e così via).
Se l’emergenza alimentare è in aumento, la colpa è anche di questa economia malata. Occorre abolire il meccanismo di omertà e illegalità pervasiva e mettere il lavoro (tutelato e ben pagato) al centro delle politiche della città.
Fino ad allora, noi continueremo ad organizzarci nel mutuo aiuto e a dare aiuto concreto alle persone che la crisi continuano a pagarla e viverla.
Entra in contatto! Scrivici al 371 442 7310 per info su come partecipare alle nostre raccolte e distribuzioni!