Primo maggio: tutt* in bici per rivendicare e praticare un altro modo, più umano e sostenibile, di vivere

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Il primo maggio sarà, anche a Rimini

BICICLETTATA del PRIMO MAGGIO 

Debelliamo il virus della precarietà e della povertà.
Reddito di base – Diritti – Dignità

Ritrovo ore 15:00 – Stazione FS

Il primo maggio sarà, anche a Rimini così come in tante altre città, una giornata di incontro, convivialità e solidarietà tra tutti i lavoratori e le lavoratrici invisibili, i cittadini e le cittadine, gli studenti e le studentesse, i genitori che stanno pagando duramente le conseguenze di questa crisi pandemica.

Questo lungo anno di pandemia ci ha mostrato chiaramente tutte le crepe del sistema sociale in cui viviamo: ha messo in luce il forte degrado dell’ambiente e degli ecosistemi, sempre più devastati da sistemi di produzione privi di scrupoli e da una folle corsa alle risorse; ha fatto emergere e ulteriormente ampliato le disuguaglianze sociali, generazionali e di genere; ci ha mostrato le falle di un sistema di welfare e di servizi pubblici – a partire da sanità e scuola – fiaccato da anni di tagli e austerità. Nemmeno il nostro territorio è stato risparmiato da questi processi. Intorno a noi, infatti, vediamo sempre più spesso persone in grave difficoltà economica e assistiamo al triste spettacolo di tante lavoratrici e lavoratori, italiani e migranti, dipendenti e autonomi, lasciati privi di reddito e senza una rete di protezione sociale. Vediamo un tessuto economico lacerato, in cui tante piccole e piccolissime attività economiche sono a rischio chiusura.

Di fronte a tutto questo la politica, sia locale che nazionale, continua a voltarsi dall’altra parte, senza prendere seriamente in considerazione i problemi di fondo, concentrata com’è a voler rilanciare una crescita fine a se stessa, all’insegna della concorrenza e della competizione sfrenata. Si continua cioè a riproporre un modello di sviluppo che si mangia la terra, la salute, il benessere delle persone e degli ecosistemi, quello stesso modello di sviluppo che ci ha fatti precipitare nella terribile crisi che stiamo attraversando.

In tante e tanti, però, abbiamo iniziato a comprendere che per uscire positivamente da questa situazione bisogna percorrere un’altra strada, fatta di solidarietà, cura reciproca e rispetto per l’ambiente in cui viviamo. È necessario rimettere al centro la scuola, la sanità e i servizi pubblici, garantendo qualità del lavoro, una casa e un reddito dignitoso a tutte/i: in altre parole, mettere la vita delle persone davanti ai profitti di pochi. Queste sono le nostre priorità e il primo maggio ci sembra la data giusta per pronunciarle ad alta voce.

Allora, in questa seconda festa dei lavoratori in tempo di pandemia, abbiamo deciso di pedalare insieme per rivendicare e praticare un altro modo, più umano e sostenibile, di vivere il territorio e costruire relazioni. Vogliamo riprenderci lo spazio pubblico attraverso alcune tappe di un percorso che attraversa la città e accende i riflettori sulle nostre condizioni di vita e lavoro. Tante saranno le testimonianze di chi in questo territorio vive, lavora e lotta quotidianamente per un’esistenza degna.

Vogliamo una Rimini aperta e solidale e abbiamo già iniziato a costruirla.

Promuovono: 
Casa Madiba Network, ADL Cobas, Rete IOS Intersindacale operatori/trici sociali, Rete Pacs.

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