La politica ridotta ai like…. e al consenso costruito su una comunicazione finta dietro alla quale spesso troviamo il vuoto assoluto. Ecco alcuni esempi rispetto a due fatti riportati ieri sulla stampa.
1) Saremmo curios* di sapere dove sono i 200 posti del piano freddo del comune di Rimini perché chi opera sul campo e nella rete contro la grave marginalità adulta non sa nulla di questi posti aggiuntivi, a meno che, Gianfreda e funzionari, abbiano problemi di matematica oppure sono molto furbi e sommano, guardate un po’, i posti letto ordinari delle varie strutture già occupati, 25 Casa Don Andrea Gallo Rimini #perlautonomia, 15 …, 10…. a cui si aggiungono (forse questo sarebbe il piano freddo), 10 stanze d’albergo (non viene precisato ne quale ne dove) per un totale di 170 mila euro di contributi pubblici.
Si comprano cinema, si comprano edifici per progetti che continuano nell’azione di turisticazione della città ma non si investe sulle politiche abitative e si continua a finanziare il settore alberghiero e privato.
Poi per cortesia chiamiamo i progetti con il loro nome, Casa DON ANDREA Gallo, non Casa Gallo, rispetto per una storia bellissima e per una persona speciale di cui ricorre proprio nel 2023 il decimo anno dalla scomparsa e alla realtà che ha creato, la Comunita San Benedetto Al Porto di Genova e soprattutto non sminuitene le finalità.
Casa Don Andrea Gallo non è un centro a bassa soglia per le persone senza tetto (come ridurre un oceano a una vasca da bagno) ma un progetto di coabitazione cogestito dagli stessi abitanti sul modello dell’hounsing led (percorsi abitativi indipendenti da un limite rigido temporale e che prevedono un coinvolgimento della comunità tutta) per persone in condizione di homelessness (senza casa).
2) Mahamadou finalmente ritorna in Senegal.
Per più di un decennio M. è stato invisibile, anzi è stato reso invisibile dalle politiche migratorie e repressive nazionali ma anche dalle giunte di centro sinistra che si sono susseguite negli anni nella nostra città, giunte che hanno sempre messo in agenda, come priorità, il contrasto al cosiddetto abusivismo commerciale a favore delle categorie turistiche. Gli epiteti razzisti sui “vu comprà”, i plotoni in spiaggia armati sono nati qui per poi essere esportati ovunque nelle altre città.
M. che non ha mai venduto merce contraffatta, aveva la carta di soggiorno che gli è stata però revocata a causa di alcuni procedimenti penali proprio per la vendita ambulante senza licenza, perdendo così tutti i requisiti e i diritti acquisiti in tutti questi anni: iscrizione al Servizio sanitario, residenza, contributi lavorativi versati.
Quindi M. è stato costretto a tornare ad una condizione di irregolarità e invisibilità vivendo attraverso la vendita ambulante e abitando in una casa insalubre e in periferia insieme ad alcuni connazionali.
Per alcuni anni M. ha svolto attività di volontariato durante le aperture del Guardaroba Solidale Madiba e della Cucina & Pizzeria sociale IL VARCO Rimini attraverso l’Ufficio Uepe e grazie all’ Associazione Rumori Sinistri Rimini.
Diversi sono stati gli incidenti stradali, anche gravi, e le aggressioni razziste subite nel tragitto stradale che M. faceva sempre in bici dal centro alla superstrada di San Marino dove viveva. Dopo l’ultimo incidente, al quale è seguito un lungo ricovero e riabilitazione, una comunità informale di cittadin* si è raccolta intorno a M. per sostenerlo economicamente e per sostenerlo una volta uscito dall’ospedale.
Grazie all’equipe di Casa Don Gallo esoprattutto all’importante e prezioso lavoro legale dell’avvocata Paola Urbinati, M. ha ottenuto un permesso di soggiorno, rinnovato il passaporto, ripreso una vita di dignità.
Agire la verità è per noi imprescindibile per capire con chi costruire un’alternativa a questo stato di cose presenti, agire la verità è quello che ci vuole per diventare padroni di questo tempo e poterlo cambiare.
Ciao Toni