Report assemblea “Mettiamo a tacere l’odio razzista per nuove politiche di cura”

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Mercoledì scorso si è svolta l’ ASSEMBLEA sui fatti di capodanno: Mettiamo a tacere l’odio razzista per nuove politiche di cura sull’episodio avvenuto a Villa Verucchio (Verucchio), che ha visto Muhammad Sitta ucciso da un carabiniere dopo aver accoltellato 4 persone e che ha provocato nelle settimane successive sentimenti discordanti nell’opinione pubblica: un’ondata di spregevole compiacimento da parte delle destre e di persone schiave dei loro impulsi di odio e risentimento, ma anche l’indignazione della popolazione antirazzista.

Dai vari interventi assembleari è emersa anzitutto unanimemente la volontà di non rassegnarsi al clima crescente di violenza e odio verso le persone razzializzate, continuando a rilanciare verso una prospettiva di società impegnata in forme di cura collettiva e reciproca che siano rivolte anche, quando non soprattutto, alle persone la cui vulnerabilità può costituire un pericolo per loro stesse e per le altre persone.

Tutte le persone intervenute hanno voluto esprimere rabbia e perplessità verso l’operato del comandante della caserma di Villa Verucchio, evidenziando come la vicenda di Villa Verucchio, sia sovrapponibile ad altri recenti casi di abusi e violenze ad opera delle forze di polizia contro le persone non bianche.

Altri interventi hanno messo in rilievo come vi siano invece delle specificità da cogliere che differenziano la vita e la storia personale di Muhammad Sitta, Moussa Diarra e Ramy Elgaml, in particolare rispetto alle loro condizioni di vita.

Questo allora ci conferma come la profilazione razziale, perpetrata dalle forze dell’ordine, foraggiata dal governo Meloni e denunciata dalla Corte Europea, sia un elemento presente nella gestione dello spazio urbano delle nostre città e nelle politiche criminogene, escludenti, discriminatorie messe in campo da tutti i governi contro le persone che non rientrano nello stereotipo dell’Europa bianca e cristiana.

E’ necessario allora essere organizzat rispetto ad un’onda nera che continua a crescere in tutto il mondo, mettendo in campo alternative sociali di contrasto al razzismo e alle disuguaglianze crescenti per una nuova idea di sicurezza.

casamadiba.net

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