Ieri nuovo appuntamento di incontro dopo l’assemblea NO WAR di sabato scorso per costruire una pace fatta non solo di parole ma anche di azioni territoriali di resistenza alla logica che antepone il profitto alla vita umana. La stessa logica responsabile di tutte le guerre.
Sul palco di Casa Madiba, da anni, campeggia un’opera contro Putin, perché tra noi c’è chi si è battuto contro di lui, la sua omolesbotransfobia, il suo imperialismo anche quando i nostri governanti gli stringevano la mano e firmavano accordi per il gas, nella semi indifferenza di stampa e società civile adesso tanto indignata.
Conosciamo bene la pericolosità di Putin perché è la stessa pericolosità di tutti quegli imperi, più o meno democratici, che negli anni, proprio come lui, hanno seminato morte e terrore in ogni parte del mondo.
Putin è un nemico, ma non è l’unico nemico. E capire che i nemici sono molti e differenti ma con interessi molto simili è il punto di partenza per costruire una pace che sia tale. Visti i tempi, non sappiamo se abbiamo altre possibilità.
Per questo pensiamo sia importante continuare ad organizzarsi intorno ai tre nodi che abbiamo invidividuato nell’assemblea di sabato scorso in Piazza Malatesta: Disarmo, Accoglienza/Abitare degno, transizione ecologica.
Intanto dopo il presidio all’Ufficio immigrazione della Questura della scorsa settimana si è svolto un incontro con il Dirigente sulle problematiche denunciate e la disponibilità a risolvere alcune situazioni e prassi illegittime.
Abbiamo pensato che sia importante continuare anche a tenere insieme il tema della riappropriazione dello spazioPubblico in particolare dei luoghi a rischio turistificazione e mercificazione, con l’organizzazione di incontri di approfondimento sui temi sopracitati con relatori e dibattito
Ci rivediamo mercoledì prossimo alle ore 18:30 per continuare ad organizzarci insieme. No WARS! Disarmo / Accoglienza-Abitare degno / Transizione ecologica
Tutti i nostri progetti e le nostre attività mutualistiche e solidali sono da sempre a supporto delle persone in movimento, in fuga da guerre e violenze, cambiamenti climatici, povertà e sfruttamento di qualsiasi genere, nazionalità e provenienza.
Punti di riferimento per l’emergenza Ucraina rimangono in particolare il Guardaroba Solidale Madiba e il punto d’ascolto per l’abitare, Luendi e Venerdì dalle ore 9 alle 11.