Ieri pomeriggio a Casa Madiba Network in tantissimi e tantissime si sono ritrovati nell’assemblea aperta “La città degna chiama, è ora! #BassoVsAlto #DirittiVsAffari #GiustiziaVsLegalità“ per parlare di temi troppo facilmente tralasciati dalla politica dell’alto contro il basso: cittadinanza attiva e mutalismo, diritti e tutele sociali, trasporto pubblico locale, lavoro/precarietà e diritto all’abitare, ambiente ed ecologia, efficacia della scuola e antirazzismo/antifascismo.
Un’assemblea strana e complessa che ha voluto dare un preciso segnale. È ora di cambiare, il nostro tempo è adesso!
Le elezioni amministrative sono un terreno di scontro e di definizione di nuovo potere e noi vogliamo contare/partecipare non delegare così come non vogliamo che la nostra città sia ostaggio di chi predica odio e razzismo dicendo che ci sono essere umani che hanno meno diritti di noi. Si tratta dei tanti Salvini, di quel tipo di politica che non deve avere alcuna cittadinanza nel nostro territorio così come le ronde di un organizzazione neofascista che sono uno spregio offensivo a tutta la città.
Colpiva poi l’eterogeneità anagrafica dei e delle partecipanti ma anche una netta prevalenza di giovani e giovanissimi che hanno coordinato l’assemblea contribuendo fattivamente alla discussione.
Si è parlato della necessità di pensarsi in una prospettiva nuova, praticare l’eresia fino in fondo, in cui sono i cittadini stessi e le cittadine stesse a prendersi carico dei problemi della propria società, a scrivere le regole, a rivendicare il diritto alla città.
Si è parlato di una proposta politica del basso contro l’alto – contro la cricca degli affari e della rendita, contro la cricca della casta – capace di trasformare i bisogni della città e delle persone che la abitano in uno spazio di nuovi diritti, di come costruire contro potere nella crisi.
Si è parlato delle attività all’interno dello spazio sociale e di altre realtà presenti nel territorio, del Guardaroba Solidale Madiba e della azione disciplinante della Polizia Municipale, degli sportelli autogestiti e di ascolto.
Si è parlato di ecologia, di come le lotte ambientali e per la giustizia climatica siano fondamentali per cambiare e lottare contro il modello di sviluppo neoliberista.
Si è parlato di Europa e confini, di quelli visibili e di quelli invisibili agiti anche dalle pratiche discrezionali delle Questure in relazione al rinnovo del permesso di soggiorno.
Si è parlato di come sia necessario sovvertire i rapporti di forza, l’inconciliabilità degli affari con l’effettiva messa in pratica dei diritti, la giustizia sociale prima della legalità a senso unico.
E si ritorna all’inizio, nuovo contro vecchio:
il vecchio, sapientemente impersonato da una cricca di affaristi e poltronai capace solo di chiudersi a riccio e di vendersi ai poteri della città in cerca di poltrone;
il nuovo, la Rimini degna, la cittadinanza che ogni giorno pratica il cambiamento che vogliamo capace di essere motrice del proprio cammino, che subisce decine di processi per le azioni di disobbedienza civile (dare una casa riutilizzando spazi abbandonati a chi non ce l’ha per es.) attraverso lo sviluppo di percorsi alternativi e vivi che sappiano essere attuali, eretici, lungimiranti e maggioritari.
In sostanza, qua comanda il popolo e il governo obbedisce. L’assemblea si è conclusa rilanciando all’appuntamento di Mercoledì 10 febbraio alle 10.30 al Guardaroba Solidale in via Fracassi e a prossimi appuntamenti di discussione per costruire alcuni momenti di iniziativa pubblica e partecipata verso il 1 marzo 2016 (Sciopero Transnazionale europeo) e l’arrivo di Salvini in città.
Giù le mani dal mutualismo contro la crisi!
No al Regolamento di Polizia Urbana contro i poveri della città!
Rimini, Italia, Europa 7 Febbraio 2016
Casa Madiba Network