Report sciopero generale del 29 novembre scorso

Anche a Rimini ieri, manifestazione pubblica in occasione della giornata di Sciopero generale, siamo sces3 in piazza per riprenderci spazi e diritto di parola, soprattutto per le tante persone invisibilizzate o ricattate sui luoghi di lavoro, a casa, in relazione al genere, alla provenienza, ai ruoli di cura famigliare che in virtù di queste condizioni non possono scioperare.

Vogliamo ricordare i punti intorno ai quali abbiamo scioperato ieri, punti emersi dalla partecipata assemblea pubblica verso lo sciopero che si riconvocherà per LUNEDÌ 9 DICEMBRE ALLE ORE 18:30 presso gli spazi di @casa.madiba.network:

Contro la Legge di Bilancio, che taglia risorse alla Sanità, alla Scuola, all’Università, mentre le aumenta per la Difesa e l’industria bellica, per la Palestina libera;

contro gender pay gap, discriminazioni, molestie e la cultura patriarcale nei luoghi di lavoro;

per una sicurezza che parli di cura, servizi, supporto alle persone vulnerabili e lasciate ai margini contro il DdL Sicurezza, che criminalizza poveri e lotte sociali;

contro il Decreto “Albania” e un modello di società fondato sulla violenza machista, sui confini e fili spintati, per la libertà di movimento;

Per un turismo armonico con la vita degli ecosistemi e delle persone residenti, contro la turistificazione che porta con sé lavoro povero e sfruttato e crisi abitativa grazie agli affitti turistici brevi;

Per politiche rivolte alle persone più giovani, senza rappresentanza, scoraggiate al percorso verso l’autonomia da un lavoro fatto spesso di tirocini e stage gratuiti o mal retribuiti;

Per un salario degno contro il lavoro povero e poverissimo e il sistema degli APPALTI;

per un welfare pubblico, adeguatamente finanziato, universale che supporti in particolare le donne sulle quali si scarica il lavoro di cura, l’assistenza dei malati e della famiglia;