Per non dimenticare Bafode Camara, 22 anni, Ebere Ugjunwa, 21 anni e Romanus Mbeke, 28 anni! Dopo l’ Incontro con l’esperienza di SfruttaZero – Rete Fuori Mercato. In ricordo di Bafode, Ebere, Romanus che si è svolta mercoledì durante la mostra mercato I custodi del cibo, oggi un altro appuntamento per ricordare i nostri fratelli e per condividere pratiche che, goccia dopo goccia, cambiano il mondo.
Gianni del progetto SfruttaZeroFuorimercato Rete Nazionale insieme alla sua famiglia, ci hanno consegnato il nuovo ordine di passata di pomodoro libera dallo sfruttamento che usiamo per la Cucina & Pizzeria sociale IL VARCO Rimini e la cucina sociale di Casa Don Andrea Gallo.
Come ogni anno, verso il 6 Agosto, abbiamo deciso di ritrovarci per ricordare e costruire.
RICORDARE la strage dei braccianti del 6 agosto 2018, un evento tragico durante il quale hanno perso la vita dodici persone, braccianti neri, stipati nel furgoncino del caporale che li portava nei campi nelle campagne foggiane.Tra questi braccianti c’erano anche tre giovani residenti a Rimini: Bafode Camara, 22 anni, Ebere Ugjunwa, 21 anni e Romanus Mbeke, 28 anni.
COSTRUIRE, perché la memoria che è un ingranaggio collettivo, non sia solo un rito o mero esercizio retorico.
Dietro le morti dei bracciantə c’è una realtà fatta di ghetti, invisibilità, suprematismo bianco e sfruttamento. Abbiamo allora bisogno di comprendere i meccanismi che rendono possibile ancora oggi il verificarsi di fenomeni così gravi e drammatici; ne abbiamo bisogno per poter spezzare le catene dello sfruttamento e costruire modelli di vita e produzione nuovi e profondamente diversi.
Le filiere alimentari controllate dalla grande industria alimentare generano sfruttamento e sottraggono enormi quote di ricchezza alle campagne. Ciò si traduce in una costante svalutazione del lavoro: da un lato quello dei e delle contadine, che si vedono costrette a far fronte a prezzi dei prodotti agricoli al ribasso e a standard di produzione soffocanti; dall’altro lato quello della manodopera bracciantile, su cui tutte queste contraddizioni si scaricano, attraverso le forme brutali di grave sfruttamento che ormai tuttə conosciamo.
Ma i circuiti del cibo producono anche resistenze. D’altro canto sono sempre più numerose le filiere alternative, tra cui SfruttaZero, che si sottraggono alle regole del mercato e della GDO che, alleandosi con i consumatori* consapevoli, sperimentano forme di produzione e distribuzione del cibo alternative, fondate sui principi dell’agricoltura contadina e della sovranità alimentare.
Agricoltura contadina e lotte bracciantili sono allora due facce della resistenza al dominio del mercato e del profitto sull’agricoltura e sul cibo di cui abbiamo bisogno per vivere.
Invitiamo tuttə coloro che condividono questa esigenza di giustizia e cambiamento su questi temi a supportare realtà come SFRUTTA ZERA e la rete naizonale FUORI MERCATO, fornitore ufficiale della passata utilizzata dal progetto della Pizzeria sociale IL VARCO Rimini.Il 6 agosto si avvicina ed è come sempre un misto di rabbia e amore.