Una Rimini differente è una Rimini che si organizza contro lo sfruttamento nel turismo, recitava così lo striscione di oggi mostrato dagli attivisti e dalle attiviste durante la conferenza stampa di presentazione alla Fontana dei Quattro Cavalli.
In occasione della prima affissione dei manifesti della Campagna contro lo sfruttamento del lavoro nel turismo (la seconda affissione sarà a partire dal 17 agosto) si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. Gli e le attivisti/e hanno restituito quello che è stato il percorso pubblico e partecipato di costruzione della campagna che, a partire dall’importante lavoro svolto nelle precedenti stagioni estive dall’ ass. di volontariato Rumori sinistri e da ADL Cobas, ha voluto favorire il protagonismo della cittadinanza, e di quelle realtà della Rimini Degna che negli ultimi anni si sono occupate di emergenza abitativa e di nuove povertà.
“Mai come oggi i lavoratori e le lavoratrici stagionali sono working poors”, ci ha ricordato Fortunato Stramandinoli attivista della campagna ed esponente di Sinistra Italiana, nell’intervento di apertura della conferenza stampa, ricordando anche come “il fenomeno del lavoro gravemente sfruttato sia endemico e strutturale del sistema turismo in Emilia Romagna, dove ingenti risorse pubbliche vengono spese per la promozione turistica e nulla per chi la sostiene materialmente ovvero i circa 34.000 lavoratori stagionali della provincia Riminese.
Manila Ricci, intervenuta come delegata ADL Cobas e presidente dell’ass. Rumori Sinistri, ha ricordato invece “come questa campagna sia una campagna che guarda al contesto europeo e al tema della cittadinanza europea. L’abbassamento dei costi dei salari e l’impoverimento diffuso dei lavoratori e delle lavoratrici del settore non è colpa dei cittadini rumeni, che rappresentano una fetta importante della forza lavoro del settore, ma della mancanza di politiche comuni in tutta Europa sul salario minimo, su reddito di base, ammortizzatori sociali e welfare state.
Manila Ricci ha proseguito ricordando infatti come “L’austerità e le riforme del lavoro imposte dalle oligarchie finanziarie hanno contribuito a generalizzare le forme di sfruttamento e precarietà facendo crescere povertà e razzismo diffuso. Questa è quindi una campagna profondamente antifascista e antirazzista, in un luogo offeso lo scorso week end da un gruppo neonazista che qui alla fontana dei Quattro Cavalli manifestava a difesa dello status quo e contro la generalizzazione dei diritti in occasione di un appuntamento importante come il Rimini Summer Pride”.
Paolo Rossi, attivista della campagnae uno degli animatori di Possibile nonché membro del direttivo dell’Anpi, ha spiegato invece come si è costruita “la comunicazione della campagna, che utilizzerà alcune app ad esempio whatsapp per comunicare con i lavoratori e creare chat comuni, i social network ecc..” mentre per i manifesti e l’affissione pubblica – ho proseguito Paolo Rossi – di “come questa campagna sia un po’ l’evoluzione delle precedenti, ovvero ai manifesti bilingue rivolti ai lavoratori stagionali, si affianca un manifesto per i turisti e cittadinanza”.
Gli attivisti e le attiviste hanno infatti ricordato come un fenomeno esteso e strutturale quale lo sfruttamento del lavoro nel turismo si accompagni ad altri comportamenti lesivi degli interessi collettivi, come l’evasione fiscale per esempio, e che è compito di una comunità solidale e non indifferente organizzarsi per difendere la città da comportamenti dannosi e lesivi dei diritti di una parte della cittadinanza.
Contro lo sfruttamento e la precarietà nel settore turistico/stagionale, per un sistema di alloggi diffusi per i lavoratori e le lavoratrici in transito, per un reddito di sostegno a chi denuncia questi i messaggi forti e chiari che dalla conferenza stampa gli attivisti e le attiviste della campagna hanno voluto mandare anche al Sindaco Andrea Gnassi. Da oggi è attivo il numero di telefono della campagna e del percorso pubblico e partecipato contro lo sfruttamento nel Turismo, 349 9745299, che può essere utilizzato sia per appuntamenti e segnalazioni da parte dei lavoratori sia per chi è interessato a dare il proprio contributo fattivo alla costruzione del percorso.
#LavoratoriSi #SchiaviMai
Campagna contro lo sfruttamento del lavoro nel Turismo
– Chi appartiene alla categoria dei lavoratori poveri, cioè coloro che, pur avendo un’occupazione, si trovano a rischio di povertà e di esclusione sociale a causa del livello troppo basso del loro reddito, dell’incertezza sul lavoro, della scarsa crescita reale del livello retributivo, dell’incapacità di risparmio, –
working poors in “Lessico del XXI Secolo” – Treccani