Ore 9.30 – Aggiornamento dal Villino Ricci
Questa mattina presto è successo un fatto gravissimo: un funzionario di Hera si è recato al Villino Ricci e molto frettolosamente ha piombato il tombino dell’acqua posto all’ingresso del cortile.
La multiutility Hera e il Comune di Rimini o chi per lui (si parla di segnalazione anonima) decide così di lasciare 16 persone tra cui ci sono anche una bambina di 4 anni e due anziani, in pieno agosto e nel corso di una stagione estiva tra le più calde degli ultimi decenni, senza acqua.
Un nuovo vile atto contro un’esperienza di mutualismo e di autorganizzaione dal basso che lotta contro gli effetti dell’austerità, di questa giunta comunale, delle multiutility come Hera, di chi vigliaccamente fa segnalazioni anonime, contro i poveri che, autorganizzandosi e cooperando, provano a dare risposte concrete, mai promosse da chi governa questa città, in termini di disagio abitativo e mancanza di politiche sociali all’altezza del loro nome.
L’acqua è un diritto primario fondamentale!
Prima le persone, prima di tutto, anche delle leggi!
Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore.
Oggi, lunedì 10 Agosto, alle ore 16:00 come di consueto ci sarà l’assemblea di autogestione al Villino, la partecipazione questa volta è aperta a tutti e a tutte!
Ore 18.30 – Aggiornamento dal Villino Ricci
Oggi pomeriggio Hera ha riallacciato l’acqua ripristinando il contatore.
Scriviamo con un po’ di ritardo perché oggi l’assemblea si è trasformata in una grande festa.
Eccoci! In ogni stanza vita, vita in comune.
La vicenda è a dir poco oscura, prima ci hanno parlato di una presunta segnalazione anonima, poi alcuni giornalisti ci hanno riferito che Hera avrebbe parlato di un errore. Ci sarà lo zampino di qualche burocrate dell’austerity locale? Cos’è realmente successo?
Quello che sappiamo con certezza è che in poche ore abbiamo avuto il sostegno di tanti, in tanti ci avete scritto, questa generosità e quello che si sta costruendo insieme hanno un peso politico non indifferente.
L’acqua è tornata al Villino Ricci e questo è fondamentale, senza acqua non c’è vita e chi nega questo diritto primario è contro la vita… Non siamo gli unici a pensarla così:
“In alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità.”