Il cambiamento climatico uccide, le istituzioni versano lacrime di coccodrillo. A noi non resta che ribellarci.
Il 6 maggio tutt* a Ravenna a manifestare per un futuro fuori dal fossile e oltre la logica del profitto!
Cambiamento climatico, eventi metereologici estremi, cementificazione e scarsa manutenzione dei territori e degli ecosistemi dei fiumi, rappresentano un mix di ingredienti esplosivo che si presenta con sempre più frequenza, sconvolgendo i nostri territori, distruggendo abitazioni e campi coltivati e spezzando vite umane e non.
Siamo arrivati al punto in cui ogni perturbazione metereologica può potenzialmente trasformarsi in tragedia.
Non abbiamo finito di piangere i morti dell’ultima alluvione nelle Marche che già dobbiamo contarne altri, questa volta qui, nella nostra Regione, a due passi da casa. La pianura ravennate e una parte del territorio bolognese sono stati infatti teatro di un nuovo evento calamitoso nel quale al momento si contano centinaia di sfollat*, due morti e una persona dispersa. Eventi senza precedenti, qualcuno sostiene; situazioni imprevedibili, altri fanno eco.
Ma è ormai assodato che tutto ciò non è inevitabile e che questi sono i frutti malati di un modello di sviluppo che si regge sullo sfruttamento e sulla ricerca spasmodica di profitti e il cui carburante principale è rappresentato dai combustibili fossili. Un modello che dovremmo lasciarci alle spalle come se fosse un brutto ricordo, ma che purtroppo è sostenuto in maniera pressoché trasversale dalla classe politica.
Quella stessa politica che di fronte alla tragedia dichiara stati di emergenza e di calamità, si mostra affranta, lancia appelli speranzosi, ma che poi non muove un dito per contrastare la crisi ecologica e immaginare un futuro diverso.La nostra Regione, e in particolare proprio il territorio ravennate, è il teatro in cui questo paradosso si manifesta in tutta la sua drammaticità.
Quello Stefano Bonaccini che oggi piange i morti e che corre a destra e a manca promettendo interventi tempestivi, è infatti, fra le varie cose, commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore di Ravenna, impianto che dovrebbe trasformare l’Emilia-Romagna in un hub nazionale del gas. Insomma, il nostro Presidente di Regione è uno dei più strenui sostenitori del sistema economico che sta alla base degli eventi catastrofici a cui oggi vorrebbe porre rimedio. Una contraddizione insanabile.
Per tutte queste ragioni sabato saremo alla manifestazione nazionale che si terrà a Ravenna per dire un grande NO al rigassificatore e alla dipendenza dai combustibili fossili e un immenso SI’ alla giustizia climatica e sociale.
Ritrovo e partenza da Casa Madiba Network ore 12:30 Sabato 6 maggio
Ringraziamo compagn* e attivist* che si sono organizzat* e impegnat* in questi mesi per arrivare a questo importante appuntamento.
Saremmo sempre alleat* per chi si mette in cammino per la giustizia climatica e sociale
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casamadiba.net
Fridays For Future Rimini