Stanato, nell’enclave turistica di Viserbella, un Ristorante fascista e razzista, La Tana marina
Ieri con una straordinaria partecipazione e sostegno al presidio antifascista e antirazzista da parte delle persone comuni, che hanno voluto esserci a presidiare un luogo, un ristorante, La tana marina, che da anni mostra effigi fasciste appese alle pareti e dove il 16 Agosto scorso è accaduto un fatto gravissimo di razzismo e discriminazione contro delle famiglie di turisti di pelle nera.
Si tratta di comportamenti che richiamano e ravvisano l’apologia del fascismo e l’istigazione all’odio razziale ai danni di due famiglie, Italo senegalesi, con tanti minori al seguito all’interno di un ristorante pizzeria della frazione turistica di Viserbella, uno dei tanti non luoghi prodotti dall’industria turistica locale, basta leggersi anche le vecchie recensioni su triparvosor per capire.
Per questo il presidio di ieri ha chiesto una presa di posizione forte e chiara da parte del Comune di Rimini e controlli ad ogni livello perché qui non si tratta di folclore ma di fascismo e razzismo, che sono dei crimini e non delle opinioni. Perché la presenza di locali di questo genere (chi doveva e deve controllare?) fanno i conti con l’immagine falsificata di una riviera e Rimini accogliente che invece oggi si riscopre razzista e discriminatoria verso le persone nere.
La presenza poi all’intento de ristorante dei riciclati ex camerati di Roberto Fiore, fra cui spiccava un sempre più “bombato” Mirco Ottaviani, ne è la conferma.
Questo ristorante va chiuso!
Ieri inoltre si è mostrato un primo momento di verifica e messa in comune dei percorsi cittadini che negli ultimi anni si sono impegnati a vari livelli nelle pratiche di solidarietà attiva con e per le persone migranti e nere, contro il patriarcato per i diritti delle donne e delle persone non eteronormate, contro la precarietà e il lavoro sfruttato che attraverso la linea del colore e il genere, crea una gerarchia degli e delle sfruttate. Insomma si è espressa una complessità e capacità di presa di parola, che trovano nei lucidissimi interventi di Gando e Moriba, la loro espressione migliore, forti anche della recente tre giorni “People before profits. Rimini summer camp” per non dimenticare Bafode, Ebere e Romanus braccianti neri morti di lavoro sfruttato e per il colore della loro pelle.
Le iniziative rispetto a questo gravissimo episodio continuano soprattutto rispetto alle risposte che devono dare le istituzioni, ma anche attraverso il sostegno a Fatou e Adjisam. Mercoledì dalle ore 16 all’interno della mostra/mercato I custodi del cibo troverete la cassetta per raccogliere fondi per le spese legali.
Le vite umane contano sempre e ovunque!
Black Lives Matter always and everywhere!
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