TI RISSI NO! Anche il nodo territoriale di NUDM Rimini aderisce alle iniziative nella Settimana di mobilitazione nazionale promossa da NON UNA DI MENO con assemblee e presidi in molte città!
A Rimini l’appuntamento per la mobilitazione è sabato 9 settembre alle ore 17 Arco d’Augusto in occasione della BICICHECCATA 2023 Rimini Queer Pride, dove porteremo questo contributo.
COMUNICATO Campagna #tirissino
I casi di femminicidio, lesbicidio, transicidio nel 2023 in Italia sono ad oggi 80.Ad oggi, l’Osservatorio di Non una di meno ha registrato 68 femminicidi, 1 transcidio, 5 suicidi e 6 morti in fase di accertamento indotti o sospetti indotti da violenza e odio etero-cis-patriarcale.
Sono almeno 11 i tentati femminicidi e almeno altre 5 le persone coinvolte e uccise perché presenti al momento del femminicidio. Parliamo in totale di una vittima ogni 1,5 giorni.
Tutte noi soggettività femminili e femminilizzate rischiamo, nella misura di una ogni giornata e mezza, di non arrivare vive al domani.
Oggi siamo, rispetto allo scorso anno, Non una di meno, perché è la promessa che ci facciamo, essere ad ogni incontro nello stesso numero del precedente, ma non possiamo più prometterlo da sole.
E questo perché dobbiamo smetterla di puntarci il dito un con l’altr*, suggerire regole di comportamento che rivittimizzano le persone sopravvissute ma soprattutto fanno passare alle persone più piccole il messaggio che ci sia una metà della popolazione che deve stare attenta e comportarsi in modo da limitare la propria libertà e un’altra libera di fregarsene, tanto poi se diciamo di avere paura il maschio bianco cis (purtroppo non necessariamente etero) se ne uscirà coi “Not all men”, se ne laverà le mani accusandoci perfino di misandria.
Vogliamo dirlo forte e chiaro: questa è una guerra con numeri da guerra, e non ne possiamo più delle parate di culo e della deresponsabilizzazione.
Essere uomo non ti rende colpevole, ma ti rende responsabile. Responsabile di agire sui tuoi simili, bloccando comportamenti violenti o non consensuali, criticando le battute sessiste, educando i figli maschi alla comprensione e alla comunicazione dei propri sentimenti.
Siamo stufe marce della colpevolizzazione delle madri, della comunicazione che ricade sempre e solo su quanto siamo esasperanti, scosciate, ubriache.
Vogliamo ribadire che stuprare una persona ubriaca è un’aggravante per chi stupra, non per chi è ubriac*.
Vogliamo ribadire che ci riprendiamo le strade, oggi e per sempre, e che da adesso in poi siamo in guerra.
Basta essere accudenti e pacate e sorridenti e diplomatiche.
E’ ora di lanciare un messaggio forte e se un invito va fatto alle donne e alle persone queer è che nessun ha il dovere di lasciar correre. Non dobbiamo cercare di non attirare l’attenzione ed essere sobr*, dobbiamo essere più indecoros* e gridare più forte. Non dobbiamo sorridere, dobbiamo digrignare i denti.
E’ una guerra, l’avete voluto voi, stiamo morendo al ritmo di un* di noi ogni giorno e mezzo.
Dovete VOI fare qualcosa, perché per quanto ci riguarda l’unica nostra difesa è affiancarci alle persone che sono presenti qui con noi, nella costruzione di spazi sempre più sicuri, e gridare per le persone che non sono arrivate fino qui.
Non Una Di Meno Rimini