Siamo da poco tornatə dal presidio in solidarietà a Maria, promosso questa mattina davanti al Tribunale di Rimini in occasione dell’udienza che ha visto coinvolti da una parte Maria e dall’altra i legali dell’Ufficio casa del Comune di Rimini.
Maria vive infatti in un alloggio ACER, per il quale ha sempre versato con regolarità l’affitto, e dal quale rischia di essere sfrattata per non aver presentato nel 2019 la documentazione ISEE. Una dimenticanza, sopraggiunta in un momento di difficoltà personale e familiare e con la pandemia all’epoca ancora in corso, che rischia di cancellare il diritto ad un’abitazione degna per una donna sola, affetta da una malattia cronica e non di certo per una violazione gravissima.
In una città in cui l’accesso alla casa è diventato sempre più difficoltoso, in cui gli affitti brevi e l’aumento del prezzo degli affitti stanno ridisegnando la città, espellendo i residenti e aprendo il campo ad Airbnb ed alle agenzie di affitti brevi, l’Ente designato agli alloggi popolari gestisce il turn-over dei suoi alloggi (numericamente insufficienti) a suon di cavilli burocratici e tranelli. In tutto il 2019 l’Ufficio Casa e ACER non si sono mai preoccupati infatti di inviare un promemoria o sollecito per la consegna della documentazione fiscale di aggiornamento.
Ancora una volta quello che emerge è la volontà di far pagare il prezzo di un’emergenza abitativa senza precedenti a chi quella condizione la vive, in un conflitto tra poveri e poverissimi: così come l’Albergo sociale – nato per ampliare il piano freddo nel 2021 con i fondi povertà – viene ad oggi utilizzato per l’emergenza sfratti, togliendo posti letto alle persone senza casa, ora i legali dell’Ufficio Casa vorrebbero giustificare lo sfratto di Maria come necessario per il turn-over degli alloggi ACER!!
Un fatto gravissimo, che ammette l’insufficienza da un lato di soluzioni politiche per la situazione abitativa vigente e dall’altra la chiara intenzione politica di far pagare il conto a chi si trova più in difficoltà.
Una vergogna che non può passare nel silenzio, una vergogna per la quale Acer e l’Ufficio Casa del Comune di Rimini possono e devono intervenire! Continueremo ad essere al fianco di Maria, perché nessunə resti solə, per continuare a rivendicare UNA CASA PER TUTTƏ!
Sportello casa ADL Cobas Emilia Romagna
Casa Madiba Network