Una bimba di 10 mesi, insieme alle due sorelle di 12 anni e ai suoi genitori questa mattina rischiavano di finire in strada.
La storia si ripete, e si ripeterà per altre famiglie che nei prossimi mesi rischiano di trovarsi in strada in seguito ad una morosità incolpevole spesso a causa della perdita del lavoro e dell’aumento del costo della vita.
L’elemento più vergognoso di questa vicenda però è la completa assenza di una mediazione e trattativa da parte del Comune di Rimini, che nonostante la disponibilità dei proprietari della casa (aspetto assai RARO in questi casi) non ha minimamente percorso questa possibilità.
E così questa mattina si è ottenuto un rinvio dello sfratto all’11 maggio, grazie alla sensibilità dell’Ufficiale giudiziario e alla disponibilità della proprietà più che di un intervento del Comune di Rimini, che le uniche proposte che ha saputo mettere in campo sono state: la divisione del nucleo famigliare o una stanza presso l’albergo sociale.
Considerata la disponibilità della proprietà e l’inizio di un nuovo impiego lavorativo da parte del padre, occorre fare di tutto perché la famiglia possa restare nell’appartamento, dove vive da 10 anni, con la garanzia di una copertura della morosità accumulata (9 mesi).
Se i contributi economici sono l’unica azione che il Comune riesce a mettere in campo in questo momento, che questi vengano utilizzati per risolvere la situazione.
Accanto a questo occorre che il Comune insieme alla Prefettura si attivino per una sospensione degli sfratti per il periodo estivo, in considerazione della grave criticità che riguarda il mercato immobiliare cittadino e che il Sindaco Jamil Sadegholvaad dia seguito alle parole del comunicato stampa rispetto alla regolamentazione degli affitti brevi sostenendo fattivamente la proposta di legge di Alta Tensione Abitativa che già diversi Sindaci stanno supportando.
Continueremo a monitorare la situazione della famiglia di questa mattina e siamo pronte a promuovere azioni pubbliche qualora il Comune continuasse a percorrere interventi poco efficaci.
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