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Dopo la prima edizione nel settembre 2021, torna un nuovo appuntamento con il Festival Urbano delle Arti a Casa Madiba Network all’interno della mostra/mercato ★I Custodi del Cibo★ Mostra/Mercato dei Produttori Indipendenti, dove al sostegno e supporto alle produzioni culturali e artistiche indipendenti si pone l’attenzione sul tema della proprietà privata in stato d’abbonano e del suo riutilizzo, dell’accesso allo spazio pubblico per tuttə, di una sua riqualificazione dal basso, a partire dai bisogni e dalle esigenze di chi nell’area ci abita e ne contribuisce al suo sviluppo e rinascita.
In un territorio dove negli ultimi anni ha vinto una visione della città in cui lo sviluppo urbanistico ha seguito gli interessi di una parte, favorendo la privatizzazione dello spazio pubblico in funzione di politiche del decoro urbano e della città vetrina trasformata in un grande dehors – politiche che stanno assediando tutti i centri storici e luoghi turistificati del nostro paese e che hanno subito un’accelerazione a seguito della pandemia, si pensi al progetto di Rimini Open Space – proponiamo un modello alternativo, una riqualificazione dal basso attraverso la riappropriazione dei luoghi abbandonati, come il piazzale dove si svolgerà l’evento, per restituirli alla collettività con l’obiettivo di trasformarli in spazi vissuti e attraversati.
Laddove l’arte urbana, gli spazi sociali e le forme di autogestione e nuovo attivismo mutualistico incontrano processi di urbanistica partecipata come quelli sviluppati nell’area urbana tra via Dario Campana e il Parco Marecchia (pensiamo al Percorso Partecipato per la comunità Madi_Marecchia, un progetto inserito nei Piani di zona e promosso dall’ Associazione Rumori Sinistri onlus che è stato anche al centrodel Community Lab. promosso dalla RER), si aprono varchi e spazi per una vita interdipendente e una cura reciproca e promiscua, delle persone, delle cose, degli spazi, del verde pubblico, degli altri esseri viventi.
Per questo abbiamo voluto fare un po’ il punto con Bernhard Neuliched (architetto e coordinatore del progetto Madi_Marecchia) con il video che abbiamo pubblicato ieri, rispetto al percorso e al campo di possibilità dentro il quale ci stiamo muovendo, per ricordare che gli interventi sull’area, le opere, i percorsi che sono stati realizzati partono dall’intreccio di tanti livelli di intervento e partecipazione formale e informale e che tutti sono importanti per il raggiungimento degli obiettivi e che tutti vanno riconosciuti.
E’ necessario ricordare infatti che su quest’area era iniziato con la precedente amministrazione, un progetto di riqualificazione e un Community Lab. Madi_Marecchia, e che all’interno di questo percorso era prevista la messa a disposizione di alcuni immobili per l’implementazione dei nostri progetti (Officina di quartiere, Cucina & Pizzeria sociale IL VARCO , il Guardaroba Solidale Madiba ecc..) nonché l’attivazione di un tavolo con la curatela fallimentare dell’area Forlani, aspetti che dall’insediamento della nuova giunta sono stati del tutto disattesi. Nel frattempo gli immobili sono lasciati all’abbandono con frequenti interventi delle forze dell’ordine e dei vigili per incendi, risse, violenze ecc. Effetti che si riversano su un quartiere dove la percezione della sicurezza è spesso problematica proprio a causa della presenza di queste aree in stato di abbandono a ridosso del Parco Marecchia e alla poca illuminazione presente nei vari varchi. Il Guardaroba solidale e l’unità mobile di prossimità dell’Associazione Rumori Sinistri hanno iniziato un monitoraggio sociale delle persone presenti nell’area e stanno cercando di costruire piccole alleanze con alcune di loro, segnalando le situazioni più gravi ad alcuni servizi preposti senza risposte però sotto il profilo abitativo.
Nel frattempo da dopo l’adunata, dove le contraddizioni e i conflitti rispetto alla gestione e funzione dello spazio pubblico sono emerse con forza lungo la linea di genere, siamo costantemente assediatə da tecnici e funzionari del Comune che ispezionano spazi, prendono misure, mappano i murales senza che nessuno ci abbia comunicato nulla. Tra i vari “visitatori” anche Sindaco e Assessore alle politiche sociali. E vigili urbani… il mercoledì dopo l’adunata sono state multate tutte le auto in sosta davanti allo spazio durante la mostra/mercato.
Ci domandiamo come si intende rendere possibile la partecipazione al processo di riqualificazione urbana della città? Attaccando realtà che stanno sperimentando processualità nuove che ibridano e favoriscono l’aggregazione rizomatica di esperienze, capacità, percorsi, e nuove forme di partecipazione? Obbligandoci a occupare? Con che azioni il Comune si vuole rendere protagonista nei processi di recupero di aree in degrado? Che politica per la casa? Cosa significa Co-progettare e Co-programmare se poi tutto viene calato anzi imposto dall’alto come sta avvenendo anche con la gestione dei fondi del PNRR? Perché ostacolare i progetti dal basso come quelli che stiamo promuovendo e che intersecano anche progettazioni formali?
Oggi, Mercoledì 1 Giugno, ci aspetta una nuova edizione di @Urban Art Fest , una giornata di cultura e riappropriazione, nella cornice de I custodi del Cibo. Vi aspettiamo! La cucina sociale Il VARCO propone la torta salata ai carciofi, poi troverete cassoni, piade, focacce bio di Sal’meni, fava, f rutta fresca di stagione e i formaggi dei nostrə produttorə.
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casamadiba.net