Imbarazzante. Leggiamo oggi articoli che usano il pretesto della presenza di un assessore, che esprime solidarietà ad un progetto chiaro durante una conferenza stampa, articoli che parlano di una ‘occupazione abusiva’, veicolando un messaggio in maniera scorretta e che strizza troppo l’occhio proprio a quella politica che non vuole riconoscere la bontà del percorso di Casa Andrea Gallo (Don), che fa finta di non capire di ciò di cui da mesi parliamo, e che è pronta a difendere a tutti i costi un sistema.
Quello che ruota attorno all’accoglienza e alla casa, così come è sempre stato applicato fino ad ora, senza portare alcun beneficio alle persone in difficoltà coinvolte ma che bensì alimenta la loro condizione precaria e le casse di associazioni e cooperative che con il loro sistema, quello tanto amato dal PD e affini, non fanno altro che mantenere tutto nell’emergenzialità.
Parlare di un’occupazione abusiva vuol dire non conoscere Casa Gallo, non conoscerne il progetto, il percorso che ha portato in questi 10 mesi all’attivazione e all’aiuto concreto di oltre 100 persone. Vuol dire non avere idea dell’importanza che Casa Gallo ha per oltre 40 persone che tutt’ora ci vivono e per tutte le altre decine che la attraversano, per una visita medica, per una doccia, per quei servizi essenziali che riesce a garantire, anche e soprattutto grazie alla solidarietà attiva della cittadinanza che si è attivata attorno al progetto di Casa Gallo. Casa Gallo.
Lo ribadiamo, per chi ancora non l’avesse capito o fa finta di non capirlo, è un progetto e un percorso che vuole ridare dignità e la possibilità a tutti coloro che sono costretti per strada (vittime del sistema neoliberista) di provare a riprendere in mano la propria vita, scivolata via sotto i colpi della crisi sistemica che stiamo vivendo; persone che non trovano risposte in quei canali ‘istituzionali’ che una certa politica tutela non volendo riconoscere altre pratiche; canali che non considerano le persone come soggetti ma che li trattano come fossero numeri, pezzettini di un puzzle già pieno, che vanno tenuti al caldo quando è freddo e spostati di qua e di la, senza dargli la possibilità reale di seguire percorsi grazie ai quali rimettersi in piedi.
Per questo Giovedì saremo dalle ore 18 davanti al Consiglio Comunale, per dar voce a quelle persone che per questa politica sono sagome di passaggio.
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Casa Don Gallo e Casa Madiba Network