Video appello per abitanti dell’area Forlani: CERCHIAMO SPAZI ABITATIVI!

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Martedì scorso si e svolta l’assemblea pubblica con le persone che vivono nell’area Forlani e sono a rischio di sgombero.

A seguito dell’assemblea e, della campagna VUOTI promossa dal Social Forum Abitare e stato deciso di promuovere un video appello alla citta per provare ad invertire la tendenza con cui fino ad ora ci siamo occupate del tema della povertà e delle persone senza casa che riguarda tutta la citta e non un gruppo di individui colpevoli della loro condizione.

Il modo in cui ci rapportiamo alle persone Senza CASA e in condizione di homelessness e funzionale a ignorare un problema piu ampio, che ha a che fare con il diritto all’abitare e la crisi abitativa che stiamo vivendo.

Invece che guardare le persone senza casa con pieta e compassione, oppure con odio e stigma, dovremmo pensare a nuovi modalita di accoglienza nelle nostre citta capaci di rispondere ad un fenomeno sempre piu esteso e ampio che interessa sempre maggiori persone.

Provando ad affrontare il tema delle disuguaglianze strutturali e sistemiche che producono il fenomeno, in un’ottica di comunita capace di rispondere in primis ai bisogni delle persone piu vulnerabili.
Per questo ci rivolgiamo a chi ha proprieta, hotel chiusi, appartamenti, affinche vengano messi a disposizione per sviluppare progetti innovativi legati all’accoglienza delle persone senza casa.
E crediamo che la situazione degli abitanti dell’area Forlani, sia l’occasione per fare un passo in avanti alla citta solidale che contrasta le disuguaglianze, trovando soluzioni efficaci e non azioni repressive.
Per questo dobbiamo smettere di guardare le persone senza casa come diverse o altro da noi, come persone colpevoli della loro condizione, sbandati, sfortunati, ma come cittadini privati del fondamentale diritto alla casa.

Solo cosi obbligheremo la politica e le istituzioni ad intervenire con efficacia, superando le soluzioni di stampo emergenziale, dalle emergenze freddo, al modello dei dormitori notturni, o dei servizi a bassa soglia, arginando la disumanizzazione e la mostrificazione verso le persone povere che cresce sempre di più nella nostra società.

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