10 anni senza di te, e ci piace pensare che sono dieci anni di te sotto tante forme in cui il bene e la sua forza
può esprimersi. Ovunque il tuo pensiero e la tua energia hanno attivato persone, spinto i sogni, costruito nuove forme di welfare come la nostra esperienza racconta.
Caro Don Gallo, ti dobbiamo tanti ringraziamenti collettivi, e la tua memoria è ancora più viva e forte che mai.
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“La prima solidarietà che conosciamo è quella assistenziale, che ha certamente i suoi aspetti positivi. Arriva alle prime necessità: se uno è assetato, gli dai da bere; se un altro è affamato, gli dai da mangiare. Tuttavia, c’è un’altra solidarietà necessaria, a cui dovremo pervenire, e la definirei una solidarietà liberatrice. La differenza è netta: mentre la solidarietà assistenziale, la cosiddetta carità, che in gran parte dei casi si avvicina molto di più all’elemosina, finisce per mantenere lo status quo e, di fatto, non elimina le distanze tra cittadini di serie A e di serie B, al contrario la solidarietà liberatrice produce diritti, allarga le opportunità di partecipazione alla vita democratica, permette il passaggio da un livello sociale miserrimo a uno più dignitoso. È una solidarietà profetica, che guarda avanti, che fa proposte e che cerca in qualche maniera di inficiare i poteri repressivi, i poteri che sono causa di ingiustizia”.
da Don Andrea Gallo, Come un cane in chiesa: il Vangelo respira solo nelle strade / illustrato da Vauro; a cura di Gianni Di Santo, Piemme, Milano, 2014.
Un abbraccio forte e stretto alla Comunità San Benedetto al Porto Casa Di Quartiere Alessandria ❤️✊🏿🌀